Clamoroso retroscena NBA, CP3 fu vicino agli Heat dei Big 3: il problema? Il #3
Chris Paul è stato a un passo dai Miami Heat di LeBron James e Dwyade Wade. A rivelarlo è proprio l'ex stella dei Los Angeles Clippers, intervenuto nel podcast di Wade "The Why". Il motivo della mancata finalizzazione dell'operazione sarebbe stata molto banale: il numero di maglia. Wade e Paul non avrebbero mai ceduto la #3. "Questa è la conversazione che stiamo avendo. Io dico: 'Questo è il mio numero'. E lui: 'Beh, questo è il mio numero'", ha raccontato Wade con un tono ironico. "Cosa vogliamo fare? CP6? No, non è quello", ha risposto Paul. "Pat Riley non ha fatto nulla perché CP [Chris Paul] non avrebbe potuto indossare il numero 3 a Miami", ha proseguito Wade prima di suscitare le risate di tutti i presenti in studio.
Nel podcast "The Why", CP3 e D-Wade hanno rivelato che Paul è stato a un passo dai Miami Heat dei Big Three con James e Bosh. L'operazione non è andata a buon fine per... il numero 3: nessuno voleva rinunciarci.pic.twitter.com/OL1BMhCxZQ
— Pianeta_Basket (@PianetaBasketIT) February 28, 2024
A quanto pare, le trattative per l'arrivo di Chris Paul agli Heat erano già in corso prima della polemica sul "numero 3". "Stavamo parlando anche noi da un po'", ha dichiarato CP3. "Stavamo parlando di come sarebbe stata la squadra, di tutti questi tipi di cose... Ero quasi a Miami. D-Wade voleva sacrificare tutto il resto ma non il numero di maglia". E Wade replica: "Senti, io avrei sacrificato tutto, anche di non ricevere il massimo dei soldi, ma non rinuncio al mio numero". Durante l'era dei "Big Three" con James, Wade e Bosh, gli Heat hanno vinto due campionati NBA (2012, 2013), un titolo di conference (2014) e tre titoli di division (2012, 2013 e 2014).