Cam Thomas rientra e cambia i Nets: Minnesota si arrende a Brooklyn

Cam Thomas rientra e cambia i Nets: Minnesota si arrende a Brooklyn
© foto di nba.com

Venti partite fuori per un problema ai muscoli posteriori della coscia, poi il rientro e subito la sensazione che qualcosa nei Nets sia cambiato in modo definitivo: Cam Thomas torna, segna 30 punti in meno di 20 minuti e trascina Brooklyn al 123-107 sui Timberwolves, dando continuità a un dicembre che parla di crescita, identità difensiva e risultati finalmente in serie. Brooklyn sale a 10-19 ma soprattutto a 7-3 nel mese di dicembre, con quattro vittorie nelle ultime cinque e cinque nelle ultime sette, mentre la difesa concede appena 103,1 punti di media, miglior dato NBA del periodo. Minnesota, invece, scivola a 20-12 e incassa la terza sequenza stagionale di due sconfitte consecutive, dopo il ko all’overtime di Denver.

Il copione della serata sembra scritto fin dai primi minuti: Anthony Edwards fa di tutto per tenere in linea i Timberwolves e chiuderà a quota 28 punti, ma la sensazione è che i Nets abbiano più armi e, soprattutto, più controllo del ritmo. Brooklyn distribuisce responsabilità, con sei giocatori in doppia cifra e Michael Porter Jr che aggiunge 27 punti e 10 rimbalzi di pura presenza, ma lo spartiacque emotivo della gara resta il rientro di Cam Thomas. Il suo primo tempo serve a prendere misure e sensazioni dopo l’assenza, poi nel terzo quarto la partita si piega: in meno di 20 minuti totali segna 30 punti, infilando una striscia di 12 punti consecutivi, con due triple nel mezzo, che porta i Nets sul 89-82 e ribalta definitivamente l’inerzia contro una Minnesota che cominciava a fiutare il possibile sorpasso.

Il finale del terzo periodo è il manifesto di quanto la panchina di Brooklyn sia diventata un fattore reale in questo ultimo mese. Mentre i Wolves cercano di restare aggrappati con le iniziative di Jaden McDaniels e i punti di Naz Reid e Julius Randle, Day’Ron Sharpe confeziona sei degli ultimi otto punti del quarto, spingendo il margine sul 98-86, prima che un jumper in sospensione di Thomas e quattro punti di Danny Wolf aprano il quarto periodo sul 104-86. A quel punto, più che una partita punto a punto, sembra un test di gestione per una squadra che sta imparando a chiudere le gare senza crolli emotivi, aiutata da un attacco che gira con continuità e da una difesa che concede poco margine agli avversari.

Minnesota prova un ultimo tentativo di rientro affidandosi ancora a Edwards e alla profondità del proprio quintetto — con cinque giocatori in doppia cifra — ma non trova mai la spallata giusta per rimettere reale pressione sui Nets. La tripla di Porter Jr a 1'57" dalla fine, quella del 120-102, è il punto esclamativo su un mese di dicembre in cui l’ex Nuggets viaggia a 28,4 punti di media con il 51,1% dal campo e un impressionante 46,7% dall’arco, oltre a 7,5 rimbalzi e 3,1 assist: numeri da primo violino in una squadra che, con il rientro di Thomas (22,3 punti di media stagionali in nove gare), sembra aver trovato il giusto equilibrio tra talento e struttura. Sul fronte Wolves, alle preoccupazioni per il rendimento s’aggiungono quelle fisiche: gli esami su Terrence Shannon Jr hanno evidenziato una distorsione al piede sinistro e la guardia verrà rivalutata tra due settimane, ulteriore variabile in un momento in cui la corsa al vertice Ovest non concede pause.