A Miami l'infortunio di Jovic spaventa tutti, ma gli esami sono negativi
La serata degli Heat contro i Raptors era iniziata nel peggiore dei modi con Tyler Herro che, annunciato tra i titolari, ha poi rinunciato per un problema al piede accusato nel pre-partita. Senza di lui, Miami ha ceduto 106-96 a Toronto, ma la notizia più preoccupante è arrivata dopo pochi minuti di gara con l’infortunio di Nikola Jovic. Il giovane serbo, entrato a metà primo quarto, ha provato a schiacciare ma è caduto fuori dal campo, impattando violentemente sul gomito destro. La scena ha spaventato compagni e staff: Jovic è rimasto a terra con il braccio teso, visibilmente dolorante, prima di uscire accompagnato e con un tutore che immobilizzava l’arto. Nonostante il dolore, il giocatore ha mostrato un sorriso che ha sorpreso tutti, compreso coach Erik Spoelstra. “Non potevo crederci, rideva mentre noi eravamo terrorizzati”, ha raccontato l’allenatore, sottolineando come la caduta sia stata dura e abbia provocato una ferita sanguinante al gomito.
Miami Heat forward Nikola Jovic left the game with his left arm in a splint-type device after a rough fall after going up for a poster dunk.
— Courtside Buzz (@CourtsideBuzzX) December 16, 2025
Get well soon, Jovic ❤️ pic.twitter.com/6NDVTv9iYE
Gli esami immediati hanno escluso fratture: “Abbiamo scampato un pericolo, lo scan è negativo, ma sarà dolorante per un po’”, ha poi aggiunto Spoelstra in conferenza stampa post partita, che ha confermato ulteriori accertamenti con una risonanza magnetica nelle prossime ore. La squadra, già alle prese con la sconfitta e l’assenza di Herro, ha dovuto fare i conti con un nuovo colpo al morale in una fase delicata della stagione. Per Jovic si tratta di un altro ostacolo in un periodo complicato, con minuti altalenanti e rendimento in calo. L’episodio rischia di rallentare ulteriormente la sua crescita, anche se la positività mostrata in campo lascia sperare in un recupero rapido. Miami, intanto, dovrà reagire a una striscia negativa e affrontare le prossime gare con un roster accorciato e la necessità di ritrovare fiducia. La priorità resta la salute dei suoi giovani talenti, con lo staff medico pronto a monitorare ogni passo del recupero.