Udine, il ds Gracis: «Di Hickey Abbiati saputo martedì. Christon ci sarà una grande mano»
Presso la sala conferenze di Casa Apu si è tenuta la conferenza stampa di presentazione Semaj Christon, nuovo acquisto dell’Apu Old Wild West Udine. A prendere la parola inizialmente è stato il General manager Andrea Gracis che ha fatto una panoramica sul classe 1992: “È una di quelle presentazioni semplici, il suo curriculum parla per lui. Ha fatto un paio di stagioni ad alto livello al college per poi giocare anche in NBA, oltre a un paio di gare con la Nazionale americana. Tutta la sua esperienza passa anche dai campionati europei più importanti. Ha anche disputato l’Eurolega, l’Eurocup e la Basketball Champions League. Porta esperienza e leadership e ha anche la capacità di migliorare i compagni e di trovare il passaggio giusto e i ritmi giusti. Credo che la sua grandezza sia anche questa, quella di essere incontentabile ed esigente verso se stesso e verso i compagni. Si tratta di un arrivo importante per noi”.
“Abbiamo saputo della situazione di Anthony martedì mattina, quindi il nostro obiettivo è sperare di vederli giocare assieme come abbiamo provato il primo giorno di allenamento. Il suo arrivo nella difficoltà ci porta un pari ruolo e quindi sono sicuro che ci darà sicuramente una grande mano – ha continuato poi Gracis -. Ha una capacità di capire i compagni, cosa sanno fare meglio e quando è il momento migliore per passargli la palla e capire quando sono in fiducia. Con il passare del tempo questa sua caratteristica crescerà”.
Parola poi a Semaj Christon che ha raccontato i suoi primi giorni da giocatore bianconero: “Non ho ancora avuto l’occasione di vedere la città ma la squadra mi ha accolto alla grande, gli allenamenti sono top e conosco già alcuni ragazzi dato che sono giocatori contro cui ho già giocato. Spencer ci ho giocato contro e so cosa può fare e in cosa è bravo. Conosco anche Bendzius, giochiamo tanto da contro e adesso voglio capire ancora”.
Su che tipo di giocatore sia, Christon si descrive così: “Sono un leader, ma voglio essere un allenatore in campo per aiutare il coach. Anche per il mio ruolo, tendo a dover guidare i compagni. Poi sono un vincente e voglio aiutare tutti a vincere. Vengo qua per fare il mio lavoro. So cosa ha fatto Hickey per questa squadra, ho parlato con lui e so cosa riusciva a trasmettere ai compagni. Voglio provare a essere me stesso per essere un fattore positivo per il gruppo”.
Sul campionato di Lba ha precisato: “È molto competitivo, ci ho giocato da diversi anni e noi possiamo giocarcela con tutti. Dipenderà dai dettagli, dobbiamo lavorare per essere precisi nelle situazioni che accadono durante la gara perché è lì che andremo a prenderci i punti”.
Su cosa può dare alla squadre e sul motivo per cui ha scelto l’Apu Udine, infine, Semaj ha concluso: “Sono pronto per giocare, ora devo imparare il nostro sistema di gioco e conoscere i miei compagni. Essendo un playmaker devo essere un secondo coach e capire come aiutare i ragazzi. Sapevo che Udine era un’ottima situazione. Anche se non ero più in Italia, ho continuato a seguire il campionato e ho visto che l’Apu è una squadra giovane che ha bisogno di un altro tassello del puzzle che possa aiutare a crescere. Quando mi hanno contattato, non ho avuto troppe esitazioni a scegliere di venire qui. Sono qui per vincere, se vinci tutti sono contenti. Questo è il mio obiettivo”.