Reyer Venezia, urge ritrovare la propria identità in attacco e in difesa

La stagione della Reyer Venezia è iniziata con un falso avvio che accende il campanello d'allarme, specialmente in Eurocup dove la squadra di coach Spahija ha subito due sconfitte in altrettante partite. Sebbene il cammino europeo sia ancora lungo, con 16 match da disputare, le prestazioni destano forti perplessità. L'analisi si concentra sui blackout che stanno minando l'identità della Reyer in entrambe le metà campo. I crolli visti contro Bahcesehir (quel terzo quarto da 5 punti...) e Aris Salonicco in Europa, sommati a quello contro la Vanoli Cremona in campionato, evidenziano una preoccupante discontinuità: non è ammissibile che un roster dal potenziale offensivo come quello orogranata riesca a segnare appena 5 punti in un quarto, come accaduto mercoledì. Inoltre, i parziali subiti (il 33-11 di Istanbul sul -3 e il 30-15 incassato da Cremona) mostrano una fragilità difensiva e una scarsa reazione nei momenti cruciali. Questa incapacità di mantenere alta l'intensità e di trovare fluidità offensiva quando il gioco si spegne, rende le prossime sfide con Trapani Shark in campionato e Neptunas Klaipeda in Eurocup già dei veri e propri crocevia fondamentali per invertire la rotta.
I numeri impietosi confermano le difficoltà della Reyer, che in Eurocup ha concesso percentuali al tiro troppo alte agli avversari (oltre il 60% da due e il 42% da tre contro l'Aris) e ha mostrato una preoccupante incapacità di tenere gli avversari sotto i 20 punti a quarto. Anche a rimbalzo, nonostante la superiorità schiacciante contro una Cremona priva di Burns (49-33), in Europa la situazione è meno rosea, con un pareggio contro l'Aris e una sconfitta netta sotto canestro contro i turchi (33-42), che hanno catturato il quadruplo dei rimbalzi offensivi veneziani. Dopo due giornate, la Reyer si trova in coda nel Girone A di Eurocup assieme a Neptunas e Amburgo, e l'urgenza di ritrovare la propria identità in attacco e in difesa è massima. Il roster, costruito per aumentare la pericolosità, soprattutto dalla lunga distanza, non sta ancora esprimendo il suo potenziale. La trasferta di domenica in Sicilia contro Trapani sarà il primo banco di prova per dare un segnale di reazione e recuperare la fiducia in vista dell'importante match casalingo di mercoledì contro il Neptunas, che rischia di compromettere ulteriormente il cammino europeo.