Reggio Emilia e la partenza choc in campionato: il passato rincuora
Giocare una pallacanestro di qualità a fasi alterne o sfiorare l'impresa contro le prime quattro forze del campionato non è più sufficiente per l'Una Hotels Reggio Emilia: i complimenti, purtroppo, non portano punti in classifica. La realtà odierna vede i biancorossi fanalini di coda a quota 4 punti, appaiati a Treviso ma penalizzati dallo scontro diretto, una situazione critica generata da una striscia negativa di ben otto sconfitte consecutive in Serie A. Si tratta del terzo peggior ruolino di marcia nella storia del club nella massima serie, superato in negativo solo dai 10 stop del 1999/2000 e dai 14 del 1994/1995, stagioni entrambe culminate con l'amara retrocessione, sebbene in quest'ultimo caso il destino fosse quasi segnato da un budget ridotto e una rosa giovanissima affidata a Mike Mitchell.
Tuttavia, la storia della Pallacanestro Reggiana insegna che una serie di otto sconfitte non equivale necessariamente a una condanna definitiva. Analoghe strisce negative si sono verificate nelle stagioni 2018/2019 e nel 1997/1998 sotto la guida del mitico "Dado" Lombardi; in entrambi i casi la squadra riuscì a mantenere la categoria e, nell'annata di Lombardi, a cavalcare un'epopea che portò Reggio addirittura alla sua prima storica semifinale playoff. Al contrario, nel 1990/1991, una sequenza di sette sconfitte consecutive si rivelò fatale, trasformando un avvio brillante in una inopinata discesa in A2.
La dura legge dei numeri getta comunque un'ombra preoccupante sul futuro prossimo, smentendo le previsioni estive che, pur riconoscendo un tasso tecnico inferiore rispetto al passato, non paventavano rischi di retrocessione. Nelle sue quasi trenta stagioni in Serie A, Reggio Emilia si è trovata ultima dopo 11 giornate in cinque occasioni: tre volte è finita in A2 (1994/95, 1999/00 e 2006/07), mentre solo in due circostanze è riuscita a salvarsi. I precedenti fortunati risalgono al 2018/2019, con l'arrivo di Pillastrini capace di vincere le gare decisive, e alla miracolosa salvezza del 2022/2023 firmata da Dragan Sakota, chiamato in corsa per riparare un vascello che, proprio come oggi, imbarcava acqua da tutte le parti.