Quinn Ellis è il miglior Under 22 della Serie A: battuti ai voti Faye e Niang

Quinn Ellis (Dolomiti Energia Trentino) si è aggiudicato la palma di Best Under 22 - IBSA della Serie A Unipol 2024/25, lasciandosi alle spalle il precedente vincitore Mouhamed Faye (UNAHOTELS Reggio Emilia) e il compagno di squadra Saliou Niang (Dolomiti Energia Trentino). Il play britannico di formazione italiana ha chiuso la sua seconda stagione è la massima serie italiana con 10,1 punti di media, 4.3 rimbalzi e 5.4 assist.
L’anagrafe lo colloca tra i migliori Under 22 del campionato, ma basta guardarlo in campo per rendersi conto che Quinn Ellis gioca con la maturità, la lucidità e la personalità di un veterano. La giovane combo guard britannica, classe 2003, ha messo a ferro e fuoco i parquet della Serie A Unipol, imponendosi come una delle più fulgide promesse del basket europeo, capace di abbinare talento, intelligenza tattica e leadership. Il premio di miglior giovane della stagione è solo la naturale conseguenza di un’annata vissuta da protagonista assoluto. Nato a Sheffield, Ellis ha saputo conquistare il cuore dei tifosi trentini e attirare l’attenzione degli addetti ai lavori fin dalle prime giornate. La sua stagione è esplosa in tutta la sua grandezza durante la Frecciarossa Final Eight, quando ha trascinato l’Aquila alla conquista del primo trofeo della sua storia, con prestazioni da fuoriclasse e una sicurezza nei momenti chiave che non appartiene a molti ventenni. Il titolo di MVP della manifestazione è stato il punto di svolta definitivo: da quel momento, il suo status è salito ulteriormente, sia all’interno del roster di coach Paolo Galbiati, sia a livello internazionale.
Il capo allenatore ha saputo riconoscere e valorizzare le qualità uniche del suo giovane playmaker, modellandolo come un vero e proprio leader tecnico ed emotivo della squadra. Il classe 2003 ha risposto con prestazioni straordinarie, dimostrando una crescita cestistica impressionante: veloce in transizione, esplosivo nell’uno contro uno, intelligente nella gestione del pick and roll, e soprattutto decisivo quando la palla scotta. La sua versatilità gli ha permesso di ricoprire più ruoli sul perimetro, risultando un rebus irrisolvibile per molte difese avversarie. Ma ciò che ha colpito maggiormente è la sua capacità di incidere nei momenti chiave, con freddezza e determinazione, senza mai tradire l’emozione del palcoscenico. In un campionato sempre più competitivo, dove ogni dettaglio fa la differenza, Ellis ha dimostrato di avere già le qualità per competere ad altissimo livello, mantenendo però la fame e l’umiltà di chi sa di avere ancora margini di miglioramento enormi. E se il presente è così promettente, non possiamo che attendere con entusiasmo ciò che verrà