Saliou Niang (Dolomiti Energia Trentino) è il Most Improved Player of the Year - Pokerstarsnews

Saliou Niang (Dolomiti Energia Trentino) ha conquistato il premio di Most Improved Player of the Year - Pokerstarsnews della Serie A Unipol 2024/25, superando nelle votazioni il compagno di squadra Quinn Ellis (Dolomiti Energia Trentino) e Matteo Librizzi (Openjobmetis Varese). Saggiare l’intensità della massima serie a soli 17 anni può essere tanto un privilegio quanto una sfida. Per qualcuno può rivelarsi un salto troppo precoce, per altri diventa un’opportunità per capire fin da subito cosa serve davvero per emergere. Saliou Niang, nato a Dakar ma cresciuto cestisticamente in Italia, ha trasformato ogni inciampo in una lezione, ogni difficoltà in carburante per crescere. Ed è così che, a 21 anni, si è imposto con una sua identità ben precisa, conquistando il titolo di giocatore più migliorato della stagione. Il secondo anno sotto la guida di coach Paolo Galbiati è stato il vero punto di svolta. Se nella stagione precedente aveva già dato segnali importanti, alternando minuti in EuroCup e prestazioni da leader nell’U19, in questa annata Niang ha fatto il definitivo salto di qualità. Non solo si è ritagliato uno spazio sempre più consistente nelle rotazioni di Aquila Basket Trento, ma è anche diventato un elemento chiave nella conquista della Coppa Italia, dove è stato premiato come Best Ita Fastweb della competizione. Una consacrazione in piena regola, completata dalla chiamata di coach Gianmarco Pozzecco in ottica Nazionale. I numeri certificano la crescita: dai 5.0 punti, 3.1 rimbalzi e 7.2 di valutazione in 13.1 minuti di media della scorsa stagione, è passato agli attuali 8.1 punti, 5.0 rimbalzi e 8.8 di valutazione in 20.4 minuti per gara. Ma dietro le statistiche c’è molto di più: maggiore consapevolezza, una presenza difensiva più continua, una capacità di leggere il gioco in evoluzione e una fiducia che si è costruito giorno dopo giorno, partita dopo partita.
Quello che colpisce di Niang è il modo in cui interpreta il ruolo, con energia contagiosa e un’intensità che non cala mai. È un lungo moderno, dinamico, capace di correre il campo, difendere su più ruoli e incidere anche senza bisogno del pallone in mano. Le sue doti atletiche erano note, ma è il salto mentale ad aver fatto la differenza: oggi è un giocatore che sa quando prendersi un tiro, quando fare un extra pass, quando mettersi a servizio del collettivo. E ora che ha trovato il suo spazio, non sembra intenzionato a fermarsi. Questo premio è un riconoscimento al lavoro, alla pazienza e alla capacità di migliorarsi ogni giorno. Ma soprattutto è il primo di tanti traguardi ancora da raggiungere.