Silvia Marziali per il secondo anno consecutivo LBA Referee of the Year dell'anno

Silvia Marziali è stata votata per il secondo anno consecutivo come LBA Referee of the Year dell'anno, mentre gli altri due gradini del podio sono andati rispettivamente a Manuel Attard e Tolga Sahin. Questo premio è stato votato da tutte le figure dei club (dirigenti, allenatori e giocatori).
Oltre trent'anni per riavere un arbitro donna a dirigere una gara di Serie A, motivo di orgoglio e di vanto per il nostro campionato vista la preparazione e l'esperienza acquisita in ambito FIBA dalla ufficiale di campo Silvia Marziali. Non solo pallacanestro, perché la classe 1988 è laureata in medicina e quando non ha un fischietto tra le labbra lavora per l'Aeronautica Militare; tuttavia, la sua enorme dedizione per il parquet l'ha portata in pochissimo tempo a diventare arbitra di competizioni internazionali prestigiose come EuroLeague Women, Eurocup Women e FIBA Women's EuroBasket, solo per citarne alcune.
La nativa di Fermo ha conquistato, con pieno merito, la palma di LBA Referee Of The Year per il secondo anno consecutivo, frutto del duro lavoro e di una consapevolezza che la sta rendendo una delle ufficiali migliori d'Italia. La dedizione e lo spirito con cui dirige le gare sono d'ispirazione per chi, come lo è stato per lei, sogna un giorno di calcare i grandi parquet di tutta Europa. La passione per la disciplina è cominciata grazie al padre, ex-giocatore che ha portato la figlia a toccare con mano le emozioni del parquet in quel di Porto San Giorgio; successivamente la carriera come studentessa di medicina prima di ritornare al vero amore, quella pallacanestro che ha fatto entrare Silvia Marziali di diritto nella storia.
Allenamenti quotidiani, studio intenso di video e delle squadre per cui è stata designata; una stakanovista che nonostante la fermezza non mette da parte gli aspetti che caratterizzano la sua vita a trecentosessanta gradi, dentro e fuori dal campo. Marziali vuole cancellare tutti quegli ostacoli che per troppo tempo hanno reso marcata la distinzione tra ufficiale di gara uomo e ufficiale di gara donna, entrambe figure autoritarie e rispettate sul parquet. In questa stagione, la ragazza marchigiana ha fatto parte della terna arbitrale per diciannove volte su trenta giornate complessive.