Cividale, stagione finita. Micalich: «Una corsa meravigliosa. Ringrazio i miei giocatori»

21.05.2025 23:25 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Cividale, stagione finita. Micalich: «Una corsa meravigliosa. Ringrazio i miei giocatori»

Al PalaGesteco si chiude la stagione della UEB Cividale, sconfitta in Gara 5 dei quarti di finale playoff dalla Unieuro Forlì che ha ribaltato la serie iniziata 0-2. A parlare in conferenza stampa anche il presidente Davide Micalich: «Ci tengo a fare i complimenti alla squadra, al mio allenatore e allo staff. Ci hanno regalato emozioni incredibili. Bisogna dire con onestà che Forlì si è preso e meritato questa serie. Erano sotto 0-2, hanno pareggiato e oggi fatto una grande partita. Credo che anche le assenze si compensassero, abbiamo perso Doron Lamb ma loro erano senza Perkovic. Nel terzo e quarto periodo la mia squadra è stata commovente, una rimonta straordinaria, spinta da un pubblico commovente. Dobbiamo accettare il risultato del campo. Ci siamo riempiti di legnate, sono rimasti in piedi loro, vanno avanti e complimenti a loro. Non ho nulla da dire ai giocatori se non "bravi". Hanno onorato fino in fondo. Ci abbiamo creduto a un certo punto, c'è mancato qualcosina. Del Chiaro e Gaspardo hanno trovato canestri pazzeschi, complimenti a loro. E complimenti a Cinciarini che nel secondo quarto ha dato lezione di pallacanestro. Ma ribadisco: abbraccio tutti i miei, sono stati commoventi per impegno, dedizione, attaccamento alla maglia. Andiamo sognato di andare in semifinale, si vede che ancora non siamo sufficientemente bravi a riuscirci. Ci riproveremo con un grande pubblico, educato e civile, non come altri, è stato bruttissimo a Forlì per un ambiente bruttissimo trovato. Ma faccio i complimenti agli avversari per una vittoria meritata».

Cosa resta dopo questa sconfitta. «Siamo molto agonisti, non tolleriamo la sconfitta come principio di vita. Stasera è durissima tornare a casa sapendo che non torneremo qua per qualche mese a fare festa tutti insieme. Credo anche ce lo meritassimo come modo di gestire il club, tifoseria esemplare, i nostri sponsor meravigliosi. Tutto quello che abbiamo creato. E anche per come abbiamo giocato quest'anno. Siamo gente di sport, si dimentica, bisogna ragionare in maniera lucida e da lì si riparte. Così a caldo cosa voglio di più? Ci siamo tolti tante soddisfazioni, una corsa meravigliosa che auguro ancora di rivivere, ci divertiamo tantissimo. Io soffro come un cane, perché voglio troppo bene a questa realtà creata insieme. Alla mia età tollero tutto, accetto anche le sconfitte, le ingoio, ma una cosa che non tollero è l'ignoranza, la maleducazione, la provocazione. Vogliamo sempre rimanere quelli che siamo, parliamo solo di basket. Nessuno chiedeva ai ragazzi di vincere il campionato, ma credo meritassimo di andare più avanti. Siamo arrivati un po' corti come energie. Ai miei dico solo grazie, non ce ne è uno che non abbia dato tutto. Incluso lo staff e la dirigenza. Uno più bravo dell'altro. Ora cercheremo che questo sogno continui ad andare avanti così. Noi programmiamo a lunga scadenza, faremo di tutto per cogliere le occasioni che ci capiteranno. Ma dovremo essere anche pronti a livello societario per fare un passo avanti. Quest'anno volevo arrivare in semifinale, ma non cambia nulla nel giudizio finale: è il massimo del massimo»

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