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LBA - Treviso, Giofré ai saluti: «Raggiunti gli obiettivi e andati oltre le attese»

MERCATO LBA - Treviso, Giofré ai saluti: «Raggiunti gli obiettivi e andati oltre le attese»
© foto di Travaglioli/Ciamillo

Si chiude l'avventura a Treviso di Simone Giofrè, con il club che ieri ha annunciato la sua uscita. Il direttore sportivo lascia dopo due stagioni. "Sono stati due anni impegnativi - dice a Il Gazzettino - Abbiamo raggiunto sempre l'obiettivo, ma in modo differente. L'anno scorso c'è stato un inizio complesso, poi una grande reazione e una salvezza strappata all'ultima giornata. In questo abbiamo blindato la categoria con 4 giornate di anticipo. Se dovessi analizzare solo i freddi numeri direi che è un risultato ragguardevole", le sue parole. In questa stagione TVB ha dovuto fare i conti anche con diversi infortuni:

"Tutto vero ma non mi piacciono gli alibi, diciamo che sono elementi oggettivi sui quali aprire una riflessione. Intimamente non ho mai temuto di dover lottare fino alla fine per la salvezza - prosegue Giofrè - ma se proprio devo parlare di un momento difficile direi che è coinciso con l'infortunio di Osi. Non riuscivamo a capire quali potessero essere i tempi di recupero e a un certo punto temevamo di averlo perso per la stagione. Questo ci ha portato ad agire sul mercato in maniera diversa da quella ipotizzata, così al posto di Alston siamo stati costretti a prendere un giocatore diverso, bidimensionale, che potesse occupare anche il ruolo del lituano se non ce l'avesse fatta".

Si parla anche di un fattore PalaVerde negativo, a tratti perfino ostile. "Penso che i tifosi siano stati un po' traditi dall'ottimo girone di andata, quando siamo andati a un passo dalle Final 8 di Coppa Italia. Noi, dietro le quinte, non ci facciamo mai illusioni, non ci creiamo aspettative e questo ci permette di restare sempre sul pezzo anche quando le cose cominciano ad andare male. I tifosi probabilmente si aspettavano un girone di ritorno ancor più qualitativo e non sono riusciti a tornare con i piedi a terra. E' anche comprensibile, non sono qui per giudicare. La squadra però ha reagito nel modo giusto: si è chiusa ermeticamente in palestra, ha seguito il coach e si è rimessa in carreggiata"