LBA - Cantù a caccia del poker: a Pesaro per il quarto successo consecutivo

Fonte: Pallacanestro Cantù
LBA - Cantù a caccia del poker: a Pesaro per il quarto successo consecutivo

Estenuante ma vincente. Dopo la lunga trasferta di Trieste, con ritorno a Cantù nella tarda notte tra domenica e lunedì, la S.Bernardo-Cinelandia si accinge ad affrontare un’altra trasferta importante, quella di Pesaro, per la quindicesima giornata di Serie A in programma nel giorno di Santo Stefano (palla a due alla Vitifrigo Arena alle ore 17:30 di giovedì 26 dicembre).

La trasferta nelle Marche - la seconda consecutiva nel giro di pochi giorni per i biancoblù – si porterà con sé, oltre a tanto impegno a livello di stress ed energie, anche tanta storia e prestigio. Pesaro, infatti, rappresenta da sempre una piazza imprescindibile per la pallacanestro italiana, con la Victoria Libertas grande protagonista in Italia e in Europa tra gli anni ’80 e ’90, periodo in cui vinse una Coppa delle Coppe, due scudetti e due volte la Coppa Italia, oltre a raggiungere altre quattro volte la finale per il tricolore, dovendo però arrendersi alla Virtus Bologna, alla Benetton Treviso e, per due volte, all’Olimpia Milano. Tanti, inoltre, i giocatori leggendari passati dalle rive del Mar Adriatico: da Walter Magnifico e Darren Daye ai più recenti Carlton Myers e Daniel Hackett, senza dimenticare Ario Costa – divenuto poi presidente del club – e il compianto Alphonso Ford, stella del basket internazionale che, nel 2004, la leucemia si portò via alla prematura età di 32 anni. L’EuroLega gli ha persino intitolato un trofeo, destinato ogni anno al miglior realizzatore del torneo.

QUI PESARO
Tuttavia, la Vuelle, sponsorizzata quest’anno dal marchio Carpegna Prosciutto, non naviga in acque tranquille in termini di risultati. Non solo la gloriosa compagine marchigiana è ben lontana dagli anni d’oro (l’ultima stagione ai vertici fu nel 2011-’12 quando, proprio con Hackett in campo, Pesaro arrivò sino alla semifinale scudetto), bensì, con tredici sconfitte in altrettante partite, i biancorossi sono attualmente all’ultimo posto della classifica di LBA, a dieci punti dalla zona salvezza. Il campionato è ancora lunghissimo ma alla squadra, che è di recente passata nelle mani di coach Giancarlo Sacco, serve istantaneamente una scossa, per reagire e uscire da questo vortice di risultati negativi. Risultati negativi che hanno indotto la società pesarese a puntare proprio su coach Sacco, subentrato all’ex canturino Federico Perego dopo che quest’ultimo non era riuscito a evitare la decima sconfitta consecutiva. Con Sacco, però, i marchigiani sono incappati in altre tre sconfitte pesanti, tuttavia senza non mostrare progressi, come nelle sfide contro Olimpia Milano, persa solo di due possessi (65-71); o contro Pistoia, nell’ultimo turno di LBA. Quella di giovedì sarà per Pesaro una partita da dentro o fuori, quasi come una finale, per non perdere le speranze di salvezza e per svoltare una stagione sinora priva di vittorie.

QUI CANTÙ

La trasferta in terra marchigiana è per Cantù la seconda sfida salvezza consecutiva dopo il match disputato – e vinto – in quel di Trieste. Contro la Carpegna Prosciutto i canturini hanno la grande chance di poter proseguire con il proprio cammino vincente, fatto sinora di tre vittorie consecutive, e di conseguire - dopo Varese, Treviso e appunto Trieste – il quarto successo nel mese di dicembre. Per tentare il poker di vittorie, tenendo alta la concentrazione di tutta la squadra, coach Pancotto non ha avuto la minima intenzione di staccare la spina ai suoi, riportando già ieri sera in palestra capitan Andrea La Torre e compagni dopo il rientro da Trieste in nottata. Lo stesso farà oggi e domani, con allenamenti chiaramente meno intensi ma comunque necessari per preparare la seconda di ben tre sfide in una sola settimana. Dopo Pesaro, infatti, i brianzoli torneranno nuovamente in campo domenica 29 dicembre, in casa contro Brescia a mezzogiorno.

IL COMMENTO DI COACH PANCOTTO

«Giovedì ci attende un altro scontro salvezza, verso il quale bisogna avvicinarsi con ancora più fame e ancora più determinazione rispetto alle buonissime cose che stiamo facendo in questo ultimo periodo. È un “Survivor Game” e quando ci sono questi presupposti bisogna prepararsi a tutte le difficoltà del caso, prima ancora della palla a due. Per fare questo dovremo farci trovare pronti difensivamente, migliorando l’impatto e il nostro primo tempo, cercando poi di avere una crescita nel secondo, mantenendo però l’equilibrio offensivo e la durezza mentale che abbiamo dimostrato di avere nelle ultime settimane. Nutro gran rispetto per Pesaro, un club che ha da poco cambiato allenatore e acquistato un giocatore NBA. Questo significa che la società, la squadra e l’intera città ci credono e, da marchigiano, posso capire con che spirito scenderanno in campo giovedì».

IL QUINTETTO AVVERSARIO
Il regista titolare è il serbo Vasa Pusica, playmaker classe ’95 di Belgrado cresciuto nelle giovanili del Partizan, salvo poi essersi trasferito negli States, dove ha frequentato un college privato a Boston. È alla Northeastern University che, nel 2019, Pusica ha concluso gli studi, facendo poi ritorno per pochi mesi proprio al Partizan, concludendo la stagione 2018-’19 disputando 12 partite nella lega serba, in cui ha fatto registrare 8.2 punti e 2.3 assist di media in 15’ abbondanti di impiego, tirando da oltre l’arco con un ottimo 45%. Non è un rookie, dunque, ma poco ci manca. A Pesaro viaggia su buone cifre: 11 punti, 3.9 rimbalzi e 3.4 assist di media. Al suo fianco nello spot di guardia spicca il talento di Jaylen Barford, tiratore americano dotato di una stazza fisica importante. È il giocatore di Pesaro che gode del minutaggio più alto (34’ a gara), oltre a esserne il leader tecnico con quasi 18 punti a partita. Non è soltanto il marcatore più prolifico della squadra di coach Sacco ma, dopo Adrian Banks di Brindisi (21.3 punti di media), è anche il miglior “bomber” della Serie A. Barford, che tra meno di un mese spegnerà 24 candeline, ha frequentato l’Università dell’Arkansas, la stessa da cui uscì anche Charles Thomas, grande ex recente di Pallacanestro Cantù. Nato a Jackson, nel Tennessee, la guardia statunitense è solo alla seconda stagione in carriera dopo un anno in G-Legaue, ai Greensboro Swarm, dove ha militato lo scorso anno prima di approdare nel campionato italiano, in cui finora non sta deludendo le aspettative con 17.5 punti, 4.6 rimbalzi e 3.4 assist di media. L’ala piccola titolare è il nativo di Hampton (Virginia), Troy Williams, esterno americano con un pedigree importante per via di un passato recente nella NBA. L’ultimo arrivato in casa Vuelle - prossimo a compiere 25 anni il 30 di dicembre - ha esordito il weekend scorso contro Pistoia, tirando male da due (1/8) ma realizzando comunque 17 punti in 30’, con 4 triple a bersaglio su 9 tentate. È il giocatore sul quale Pesaro ha scelto di puntare per svoltare la stagione e, dall’alto delle sue 72 presenze in NBA (di cui 17 da titolare), può essere l’uomo giusto. Oltreoceano ha indossato le maglie di Memphis, Houston, New York e Sacramento. Con i Knicks i numeri più significativi, 7.5 punti e 3.5 rimbalzi di media in 17’ di impiego sono cifre notevoli, ma resta pur sempre un esordiente per il basket europeo. L’ala grande è Paul Eboua, talento italiano classe 2000 nato nella capitale del Camerun, a Yauondè, ma di formazione italiana. Cresciuto nella Stella Azzurra Roma, lo scorso anno ha fatto il grande passo in A2, a Roseto, riuscendo a guadagnarsi minuti importanti. Quest’anno una nuova sfida in Serie A, che sta sinora affrontando con grande personalità e con buone medie (7.1 punti e 4.5 rimbalzi in 20’). Nelle ultime tre partite, con Sacco in panchina, è sempre partito titolare. È, inoltre, in orbita NBA: di recente è stato inserito anche nei primi quaranta nomi per il prossimo Draft del 2020. Il centro di riferimento è il 30enne americano Clint Chapman, dell’Oregon, con una lunga carriera internazionale vissuta tra Svizzera, Turchia, Giappone e Germania. In Sol Levante ha trascorso ben quattro anni, mentre in terra tedesca ha cambiato la bellezza di tre squadre in un solo anno. La scorsa stagione, infatti, il pivot a stelle e strisce ha vestito le maglie di Alba Berlino, Ludwigsburg e Rasta Vachta, partecipando anche a importanti manifestazioni europee come EuroCup e Basketball Champions League. In maglia Vuelle produce 12 punti e 5 rimbalzi a partita in 21’ di media, partendo sempre in quintetto.

LA PANCHINA AVVERSARIA
Il play di riserva è Federico Mussini, classe ’96 cresciuto cestisticamente alla Pallacanestro Reggiana, dove ha disputato tre stagioni prima di frequentare la prestigiosa St. John’s University, college che ha poi lasciato per fare ritorno in Italia. A Reggio Emilia gioca per altri due anni, dunque il trasferimento in estate a Pesaro, dopo aver collezionato oltre 100 presenze con la maglia della Grissin Bon. In questa stagione pesarese produce quasi 10 punti a partita in 22’, a cui aggiunge 2.1 rimbalzi di media e un contributo magro in cabina di regia: solo 1.8 assist di media. È il turno, poi, di Zach Thomas, giocatore versatile in grado di occupare entrambi gli spot di ala. È principalmente un “quattro”, pericoloso sul perimetro ma che soffre un po’ nel pitturato per via di una stazza non esagerata. Americano del Minnesota, classe ’96, Thomas ha di recente perso il posto in quintetto ma resta comunque una pedina fondamentale dello scacchiere biancorosso, nominato peraltro capitano a inizio campionato dopo aver ricoperto lo stesso ruolo anche al college, a Bucknell. È alla seconda stagione nei professionisti, la prima l’aveva giocata in Belgio ad Aalstar. Con la Carpegna Prosciutto totalizza 9.5 punti e 5.2 rimbalzi di media in 30’ ma, con l’arrivo di Williams e l’exploit di Eboua, il suo minutaggio potrebbe calare non poco. Spicca poi il profilo di Henri Drell, estone classe 2000, una guardia di grande talento nel corpo di un’ala. Anche lui come Eboua è seguito con insistenza dagli scout NBA e, a differenza del giocatore italiano, è possibile che il suo nome rientri nei primi venticinque nomi del prossimo Draft. In estate Pesaro non se lo è fatto scappare, proponendogli un contratto triennale che il nativo di Tallin ha firmato anche grazie al “fattore” Perego. L’ex allenatore canturino lo aveva infatti avuto al Brose Bamberg nella sua precedente esperienza tedesca, dove Drell ha trascorso tre anni, alternandosi tra Bamberg e la seconda squadra del Brose, il Baunach. L’ala estone, che è già un membro fisso della Nazionale maggiore del suo Paese, gioca in media 19’ in LBA, totalizzando 5.6 punti e 2.5 rimbalzi. Chiudono le rotazioni Simone Zanotti, 27enne ala torinese, unico reduce della passata stagione; e Leonardo Totè, ala-centro veronese classe ‘97 al primo anno in Serie A, che a Santo Stefano ritroverà il general manager Daniele Della Fiori e l’assistente allenatore Marco Gandini, con i quali il lungo ha condiviso due stagioni alla Scaligera tra il 2016 e il 2018. È a Jesi, invece, che Totè è “esploso”, facendo registrare lo scorso anno 13.6 punti e 7.1 rimbalzi di media in A2. Quanto a Zanotti, per una vita nelle Minors, si tratta della seconda stagione in LBA. Lo scorso anno, al debutto, era stato tra i giocatori rivelazione del campionato, partendo anche 10 volte in quintetto su 27 apparizioni. In questa stagione sta provando a confermarsi, facendo registrare sinora numeri piuttosto simili a quelli dello scorso anno. In 17’ sul parquet realizza 4.5 punti e cattura 3.3 rimbalzi di media.

I PRECEDENTI
Sono ben 120 i precedenti tra Pallacanestro Cantù e Victoria Libertas Pesaro, un numero che testimonia la grande storia e la grande tradizione cestistica che lega queste due società storiche del basket italiano. Canturini in vantaggio con 66 affermazioni, contro i 54 successi dei pesaresi.

INFO GENERALI
S.Bernardo-Cinelandia Cantù e Carpegna Prosciutto Pesaro Basket si sfidano dopodomani alle ore 17:30, diretta del match su Eurosport Player, radiocronaca su Radio Cantù 89.600 FM e streaming su radiocantu.com. Ad arbitrare l’incontro saranno i signori Saverio Lanzarini, Guido Giovannetti e Giulio Pepponi. Le tifoserie delle due squadre sono legate da una forte amicizia.