Dimitris Priftis: «Buona prova nonostante la sconfitta. Arbitri? Non è utile né corretto parlare»
La Una Hotels Reggio Emilia lotta fino all’ultimo, ma non riesce a interrompere la striscia negativa e incassa un’altra sconfitta casalinga contro la Germani Brescia, che si impone 87-93. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore Dimitris Priftis al termine della gara, raccolte da Isabella Zanoni per PB: “Congratulazioni a Brescia, innanzitutto. Nonostante la sconfitta abbiamo disputato una buona gara: a parte l’inizio, in cui siamo stati un po’ passivi, abbiamo avuto momenti davvero positivi e abbiamo giocato bene. Il fatto che arriviamo sempre vicini e non riusciamo a completare la rimonta è un problema, e le motivazioni sono principalmente due: tiri liberi tirati male e alcuni attacchi orribili proprio quando eravamo riusciti a ridurre il divario”.
Sulla scelta di non fare giocare Jamar Smith
“Jamar è una persona molto importante per me, sia personalmente sia per la città: gioca con dignità, rispetto e impegno, fa tutto ciò che deve essere fatto. Ma avevamo un giocatore in più e ho dovuto prendere una decisione”.
Sulle prestazioni del nuovo giocatore JT Thor
“Thor sta giocando sempre meglio: è un buon giocatore, è migliorato molto in questi giorni di allenamento. Deve adattarsi al basket europeo, alle simulazioni, al modo in cui si arbitra e si gioca, ma può aiutarci tanto qui a Reggio”.
Sulle sconfitte che continuano ad accumularsi e l’umore della squadra
“In questi giorni ci siamo allenati bene: sapevo che avremmo giocato meglio rispetto alle ultime partite. Ovviamente ci sono mancate quelle piccole cose, come era successo anche contro la Virtus. Ma siamo qui, e domani saremo ancora qui a rivedere la partita, proprio in questa stanza. Siamo a sette sconfitte in campionato: devo ringraziare le persone che vengono a sostenerci, lo staff, i giocatori che ci supportano. La vita nello sport non è sempre facile: a volte hai davanti una montagna che sembra diventare sempre più grande. L’unico modo che conosco, nello sport e nella vita, è affrontare i problemi: solo così si possono rendere più piccoli. Siamo un gruppo che lavora per un obiettivo comune, che forse sembra allontanarsi, ma io sarò qui a provarci ancora, a studiare, a concentrarmi sul lavoro”.
Infine, un commento sull’arbitraggio molto fischiato dai tifosi
“Sugli arbitri non è utile né corretto parlare: dobbiamo concentrarci sulla nostra parte, sul nostro lavoro e su ciò che possiamo controllare”.