Montorro dà fiducia alla Pepsi Caserta

06.10.2010 09:43 di  Roberto Bernardini   vedi letture
Fonte: Corriere di Caserta
Franco Montorro
Franco Montorro

 È stato per tanti anni, e lo è ancora, una delle firme più importanti del basket italiano. Dopo esser stato per quasi un decennio direttore di
Superbasket, ora ha in mente un progetto che tra non molto diventerà realtà, con la creazione di un blog tutto suo dedicato ovviamente al mondo della palla a spicchi. Per chi non lo avesse ancora capito, stiamo parlando di Franco Montorro.
Direttore tra meno di due settimane partirà la nuova stagione. Il precampionato ha iniziato a dare qualche indicazione, ma chi vede particolarmente in forma?
"È stata una preseason fino ad ora stuzzicante. Abbiamo avuto l'opportunità di vedere molti giocatori interessanti e squadre ben messe in campo.
Ovviamente i team che meglio hanno fatto in questa fase di preparazione sono quelli che hanno cambiato meno, come Cantù o Caserta, ma anche le altre hanno dato spunti interessanti.
Poi bene o male tutti sono stati alle prese con infortuni di uno opiù giocatori, quindi è difficilissimo dare un parere chiaro e certo. Penso comunque che le prime giornate possano essere molto combattute, con tanti risultati a sorpresa".
Possiamo dire che sarà una stagione finalmente non dominata da una sola squadra?
"Lo spero. Certamente Siena non è più la corazzata dello scorso anno, anche se è comunque una signora squadra, e, contemporaneamente, le contendenti per lo scudetto hanno ridotto il gap allestendo roster interessanti, come Milano, Roma e Virtus Bologna.
Credo ad un campionato finalmente avvincente. Magari anche le nuove regole potrebbero dare un pizzico di sorpresa in più".
Crede dunque che l'allontanamento della linea da tre punti e le altre variazioni del campo siano determinanti nel cambio del gioco? Ci sarà veramente una riscoperta del centro "vecchio stile"?
"Il ritorno ad un centro puramente detto, come si vedeva negli anni '80, era un qualcosa che già si iniziava a vedere. Sicuramente però queste nuove regole accelereranno il processo che era già in corso. Tutti si dovranno un po' riadattare al nuovo campo. Per esempio penso che vedremo molti giocatori calpestare la linea dell'out negli angoli, così come potrebbe essere simpatico lo smile sotto canestro che potrebbe regalare un po'di spettacolarità in più".
Parlando di regole, che ne pensa del '3+2' o '2+4'? Non sarebbe stato meglio dare un numero minimo di italiani da mandare a referto e
lasciare libera la nazionalità degli altri, mettendo extracomunitari e comunitari sullo stesso piano?
"Certamente sarebbe stato meglio.
Vuoi perché ormai i paesi dell'est rilasciano questi passaporti senza troppi problemi, vuoi perché in una lega importante come la serie A devono giocare i più bravi, indipendentemente da ciò che dicono i loro documenti.
Non è compito della Lega A formare giocatori italiani. Penso che un dovere del genere spetti più a campionati come la LegaDue. Al piano di sopra dovremmo semplicemente poter vedere il miglior basket possibile ".
Venendo alla Juve, c'è molta soddisfazione per aver mantenuto il nucleo base della squadra che tanto bene ha fatto nella scorsa stagione.
Ora gli unici due intoppi sono l'infortunio di Di Bella ed il nuovo centro Oyedeji, che non ha impressionato nelle prime uscite. Lei che ne
pensa?
"Credo che Caserta sia comunque una bella squadra. Poi ho molta fiducia in Pino Sacripanti. È uno che conosce questo gioco e conosce bene i giocatori, oltre al fatto di riuscire a costruire bellissimi legami con coloro che lavorano con lui. Per cui mi fido delle sue
scelte, vedrete cha alla fine avrà ragione lui. Credo che l'anno scorso abbia lavorato benissimo e sono contento che finalmente si possa liberare dell'etichetta di ragazzo canturino capace di fare bene solo quando è a casa. È un ottimo allenatore e lo sta dimostrando".

Ruben Rubitelli