A1F - Logiman Broni, Erica Reggiani "Quanto mi piace difendere"

La playmaker pesarese racconta a PB la stagione travagliata ma vincente della Logiman Broni
A1F - Logiman Broni, Erica Reggiani "Quanto mi piace difendere"

(di EDUARDO LUBRANO). Erica Reggiani è alla sua seconda promozione dalla A2 alla A1, vittoria 2-1 su Martina Treviso nella finale del tabellone B - la prima fu con Moncalieri. Due anni dopo quel successo l' abbiamo risentita per farci raccontare le nuove emozioni prima della partita di domenica 1 giugno, con le Panthers Roseto , che sancirà la squadra campione della A2 Techfind 2025.
Che anno è stato quello a Broni?
"Complicato, pieno di ostacoli. Per questo oggi siamo ancora più felici del risultato. Siamo partite che tutti ci davano per sicure promosse poi abbiamo avuto quei momenti che possono capitare durante una stagione, infortuni e cose del genere, siamo precipitate tra le "spacciate " secondo alcuni e poi. È arrivato Mirko Diamanti che conoscevo dai tempi di Lucca e la scossa è stata forte. L' abbiamo sentita, assimilato le sue idee ed eccoci qui".

Quando ha pensato che potevate rientrare in gioco per la promozione?
"Col nuovo corso, ho iniziato a pensarlo tutti i giorni in palestra. Diamanti ha imposto la sua idea che ha come base una difesa forte. Un' idea che a me piace ed è piaciuta alla squadra. Non c' è stato un momento preciso. Quello che - paradossalmente - ci ha aiutato è stato non partecipare alla Coppa Italia perché abbiamo avuto più tempo per stare in palestra col nuovo allenatore.".
Perché nella semifinale ed in finale avete fatto fatica a vincere in casa?
"La domanda che ci stiamo facendo in questi giorni. Io credo che sia una questione di pressione ed abitudine a giocare le partite importanti che non tutte le nostre giocatrici hanno ancora nel proprio bagaglio. Broni ha un pubblico esigente quindi giocare gara 3 in trasferta è come se ci avesse reso più"libere".

Due italiane al comando di una squadra, lei e Baldelli siete una coppia di play assortita bene...
"Direi di sì perché abbiamo caratteristiche diverse che aiutano nella gestione della partita. Quest' anno mi sono adattata ad un ruolo diverso, più guardia, con più tiro, penetrazioni. Ho visto il campo da un angolo diverso e mi è piaciuto. Anche perché a fare canestro ci ha pensato Meriam Nasraoui che oltre alla conoscenza tecnica, capisce il gioco. Le auguro di crescere e magari trovare una ancora maggiore continuità".
Cosa le piace tanto della pallacanestro?
"Il bel gioco. I bei passaggi. La difesa soprattutto. La competizione. Nella serie con Treviso, la sfida di difendere su Peresson mi ha divertito molto. Loro giocano bene, hanno regole precise che tutte rispettano".

Rimarrà a Broni?
"Non lo so. Non ho ancora parlato con nessuno, ho ricevuto altre offerte ma per ora mi godo la vittoria ".
Come le è sembrata la A2 quest' anno?
"Nel nostro girone ho visto molto equilibrio. Almeno tra le prime 5/6 della lista. Ma deve essere stato così perché guarda caso le due promosse - l' altra è Roseto,ndr - erano arrivate seste alla fine della stagione regolare. Non c' è niente di scontato nel nostro sport ".

Il suo piano B?
"È un po' cambiato negli ultimi due anni. Ho fatto il Master in psicologia dello sport ma adesso se penso al futuro penso che ho voglia di viaggiare, andare all' estero, anche a giocare perché no? Ginocchio permettendo".
L' estate che arriva come sarà?
"Tra pochi giorni vado in Corsica. Poi sempre facendo base a casa mia a Pesaro, vedrò se riesco a fare un tappa o più di un Torneo di 3x3 con la squadra di cui faccio parte e con la quale l' anno scorso abbiamo vinto tre tappe. Anche qui dipende dal ginocchio. Diamanti mi aiutato tanto. Quando è arrivato la sua battuta è stata "Dovresti essere una Ferrari ma sembri una 500! Credo di aver imparato a gestire il ginocchio".