Trapani Shark, Repesa: «Niente da dire alla squadra. Ci credo, ora rispondere da squadra»

Dalla sala stampa del PalaShark, coach Jasmin Repesa commenta la sconfitta della sua Trapani contro Brescia, che si è portata sul 2-0 nella serie semifinale playoff. "Complimenti a Brescia, sappiamo di essere in una situazione molto difficile. Ma sono sicuro che questa squadra farà di tutto per uscire da una situazione che sembra in questo momento quasi impossibile. Vediamo. Faremo nuovamente analisi della partita, ci sono tante cose che non è facile capire. Non voglio dire assolutamente niente contro i ragazzi, hanno messo tutto in campo, grande energia. Ma gli avversari sono stati più forti e lucidi. Loro sono più maturi, lo avevamo detto prima della serie, questa squadra ha giocatori che hanno disputato poche partite così importanti come semifinale di campionato, e si vede questa differenza. Una cosa che mi preoccupa è che abbiamo finito la stagione regolare primi per percentuale da tre, quasi 40% da tre, e in due partite in casa con tiri aperti abbiamo chiuso con il 23%. Non sono entrati. Perché? Troppa pressione, qualcosa non funziona. Non lo so. La squadra deve essere tranquilla, e sul 2-0 può esserlo. Andremo a Brescia per tirare fuori il nostro orgoglio che abbiamo dimostrato tutto l'anno".
Tanti meriti alla Germani Brescia
"Nel secondo tempo siamo riusciti a andare con Petrucelli sul play riuscendo a fare un parziale. Tutti hanno provato a dare il proprio massimo. Qualcuno c'è riuscito, qualcuno no. Ma nessuno è da criticare. Ho detto alla squadra che la prima partita non mi è piaciuta. Nella prima partita abbiamo perso, a partire dal primo quarto. E oggi loro hanno vinto. Dobbiamo dire la verità. Abbiamo tre giorni per vedere quale situazione migliorare, ma dobbiamo essere sinceri e dire la verità".
Problema di letture difensive
"Se apro questo argomento dobbiamo parlare due ore. Non esiste una situazione in attacco dove la squadra non è preparata per qualsiasi situazione difensiva. La squadra è preparata per ogni situazione. Alla fine qualcuno deve rispondere a una situazione difensiva. Posso chiedere una domanda a voi giornalisti su dove si mangia bene a Trapani, ma non chiedo a te dove sono belle ragazze. Qualcuno è capace e qualcuno non è capace. Dire perché JD Notae ha sbagliato tre volte non è un alibi, non è corretto. Lui aveva tanta voglia di fare bene, ma quando la difesa cambia lui va in trappola. Questa è la realtà. Ci vuole tempo per maturare queste trappole e queste cose. Nessuno è diventato Michael Jordan in un giorno. Bisogna avere pazienza, credere in questi ragazzi che hanno messo tutto stasera e secondo me non è serata per essere delusi. Conosciamo le caratteristiche dei nostri giocatori, qualcuno non riesce a difendere a livello straordinario. Quando ci sono partite come queste, se non riesci a giocare in tutte e due le metà di campo fai fatica. Senza criticare nessuno, queste partite ti fanno vedere il livello di ogni giocatore. A questo livello non si può nascondere niente. Se fatichi in attacco si vede, lo stesso in difesa. Ma ripeto: dal punto di vista dell'atteggiamento chapeau per ogni giocatore".
Repesa ci crede
"Non voglio mettere pressione sulle spalle dei giocatori, che pochi hanno giocato a questo livello. Gli avversari ti puniscono al primo errore. Ma se riusciremo a trovare il gioco vero di squadra, in attacco e in difesa, possiamo farcela. Ci crediamo. Andiamo là con questa mentalità. Dopodiché c'è l'avversario. Io ci credo. Abbiamo fatto un lavoro straordinario, nessuno ha fame come la nostra squadra. Ma c'è un avversario. Rispetto a tutte le altre squadre in semifinale, dal punto di vista di maturità non c'è neanche paragone. Quanto Mirotic, LeDay, Shengelia, Hackett, Bilan, Ivanovic, Della Valle hanno vinto o giocato partite del genere? Ma se rispondiamo da squadra con la giusta mentalità e spirito di squadra io ci credo. Assolutamente".
Brescia è più forte?
"Più forte o non più forte, non siamo una squadra completamente diversa da loro. Sono partiti dal triangolo Ivanovic, Della Valle, Bilan, si capiscono a occhi chiusi e hanno tanta conoscenza di gioco. A questi hanno aggiunto fisicità e atletismo. Il nostro problema non è solo fermare questi giocatori veramente bravi, ma anche rispondere in termini di fisicità. Non abbiamo avuto niente di più quando abbiamo giocato contro i giocatori in uscita dalla loro panchina".