LBA - Virtus Roma: il presente è appeso ad un filo sottile sottile

LBA - Virtus Roma: il presente è appeso ad un filo sottile sottile

Ragionare del domani in casa Virtus Roma sembra stamani solo un esercizio di retorica. Ci sarebbe da preparare la partita contro Trieste, squadra se possibile attualmente a ranghi più ridotti del manipolo rimasto a disposizione di coach Piero Bucchi.

Dopo l'infortunio di Evans, il passo indietro di Hunt, il ritorno negli States di Farley, il mal di schiena di Robinson, ecco Riccardo Cervi ancora alle prese con il suo ginocchio ad uno stop di alcune settimane: questo lo stato dell'arte dello spogliatoio capitolino.

Ragionare dell'oggi, invece, significa raccontare delle frenetiche e continue, al limite del fastidioso, telefonate dei giornalisti ai dirigenti della società per sapere se gli ormai famosi 35.000 euro di tasse federali siano stati pagati entro la data del 2 dicembre o meno.

Tutti raccontano che Toti è introvabile; che l'immaginario castello di trattative che si vorrebbe andare verso un lieto fine è solo fuffa; che la data del 9 dicembre è dietro l'angolo e se non si troverà una soluzione si dovrà scrivere l'ingloriosa parola fine.

La FIP non interverrà, e la LBA di Gandini pensiamo si senta presa in giro dalle promesse di luglio del patron romano. Si va ad aprire uno spazio nuovo nella capitale per un soggetto che possa riportarla in serie A nelle prossime stagioni. 

A meno che arrivi il classico colpo di coda dello scorpione e che Toti, bontà sua, si stia divertendo a scherzare alle spalle del mondo intero.