LBA - Robinson e Pesaro, Terenzi "Non hanno saputo perdere sul campo e nemmeno fuori"

LBA - Robinson e Pesaro, Terenzi "Non hanno saputo perdere sul campo e nemmeno fuori"

Ario Costa, presidente della Vuelle Pesaro, ha lasciato la parola all’avv. Maurizio Terenzi, che ha seguito tutti i gradi di giudizio del caso Robinson e che non ha lesinato dei toni durissimi nei confronti della Fortitudo Bologna, ancora restìa ad accettare l'esito avverso delle sentenze. Queste sono le sue dichiarazioni, come riportate da Elisabetta Ferri per Il Resto del Carlino/Pesaro.

Ricorso inammissibile 1. “La cosa che duole di più è che, anche dopo la pronuncia suprema della Corte del Coni, leggiamo ancora interventi demenziali da parte dell’avvocato Cassì che difende la Fortitudo e che è stato pure richiamato durante il terzo appello per la scarsa percezione della realtà dimostrata sin dal primo grado del ricorso presentato. Non solo la Fip, ma anche la Procura federale hanno condiviso la sentenza di ricorso inammissibile, sia nella forma che nel merito”.

Ricorso inammissibile 2. “Lo dice l’art.54 del regolamento di giustizia. In proposito si erano già pronunciati sia il giudice dell’appello che quello di primo grado, ovvero il giudice sportivo. L’art.7 del regolamento Fip chiarisce che non vi sono sanzioni comminabili. E oltre a questo, la Vuelle si è sempre attenuta alle disposizioni dell’autorità sanitaria locale competente (Area Vasta 1, Marche Nord ­ ndr), non solo per il caso di Justin Robinson ma anche per tutti gli altri giocatori trovati positivi nel corso della stagione. E mai ci è stato contestato il rientro degli atleti tornati negativi. Fra l’altro, quello in vigore nelle Marche è lo stesso protocollo seguito in Emilia Romagna, quindi a Bologna dovrebbero esserne a conoscenza”.

Bisogna saper perdere. “E’ inaccettabile che la Fortitudo se ne esca ancora accampando dubbi sulla correttezza dell’organo giudicante. Questo dimostra una totale ignoranza delle regole federali, oltre che una mancanza di rispetto per i professionisti sanitari che seguono la Vuelle. I toni usati sono inappropriati e offensivi, anche perché la correttezza dimostrata dalla nostra società nel tempo è inappuntabile, in tutti i campi”. Per concludere con il veleno: “La verità è che non hanno saputo perdere sul campo e nemmeno fuori”.