LBA - Sandro Gamba tuona: "Ok la stanchezza ma subire 100 punti no"

LBA - Sandro Gamba tuona: "Ok la stanchezza ma subire 100 punti no"

La sconfitta interna dell'Olimpia Milano contro l'Allianz Trieste di domenica al Forum non può passarla liscia con l'analisi critica che Sandro Gamba propone ogni martedì sulle colonne de La Repubblica edizione Milano.

"Forse non dovrei più arrabbiarmi, e prometto che in fretta passerà. Un po' perché ho una certa età, un po' perché la signora poi mi riprende. Inoltre, lo so bene che il vantaggio dell'Olimpia sulle seconde rimane di otto punti, che la sconfìtta contro Trieste pesa poco e nulla, che le partite sono tantissime e l'Eurolega milanese finora è di altissimo livello: anzi, chiariamolo subito, il terzo posto è più che meritato e in giro non vedo avversarie invincibili. L'ho detto. E allora, perché arrabbiarsi domenica sera? 

Perché sono affezionato a vecchi concetti: uno è l'inviolabilità del parquet di casa, dove una grande squadra non dovrebbe perdere mai. L'altro è quello su cui ho fondato tutta la mia carriera di allenatore, e che peraltro è caro a Ettore Messina. La difesa, la pressione sulla palla, l'anticipo sui passaggi, i contatti. Insomma, subire 100 punti a domicilio è per me roba indigesta, vedere l'Allianz -­ che ha giocato benissimo ­ finire la partita con quelle percentuali incredibili al tiro (65% da due, 67%, e nessun tiro libero!) significa che l'Armani non ha mai messo il fisico addosso ai tiratori triestini. Bravissimi loro, tirata d'orecchie per Milano. Pazienza. Succede.

Squadra stanca? Di sicuro, tutti quei tiri corti, tutti quei ritardi sull'avversario dicono che le gambe erano sgonfie. Vanno ricaricate e per fortuna Datome e compagni avranno un turno di riposo in campionato per ricaricare un po' le batterie, per riprendere ossigeno. Dopo Villeurbanne, s'intende. Messina potrà lavorare in palestra con ritmi più normali, non certo blandi, anche perché c'è la Coppa Italia alle porte, proprio al Forum, e quello è un obiettivo che non si può lasciare per strada. Così come non si può, non si deve sciupare quanto finora accumulato in Coppa. 

Anche lì, devo dire, qualche minuto di appannamento generale si è visto nelle partite contro Olympiacos e Zenit, qualche tratto di partita dove la squadra difendeva soft, o non aggressiva abbastanza, e ha dovuto spremere davvero tante energie per portarle a casa. Ma l'Olimpia sta beneficiando anche della versatilità e del carattere dei suoi uomini: a parte le qualità e la durezza mentale di tiratori come Datome, sono i canestri di gente come Delaney, come Punter, a darle un qualcosa in più nel momento che conta. Perché sanno sempre costruirsi un canestro in un modo diverso, aggiungono imprevedibilità alle soluzioni in attacco e garantiscono ai compagni che, comunque vada, un buon tiro lo sapranno trovare. E segnare. E vincere. A patto di non prendere altri 100 punti.