LBA - Le riflessioni della Virtus Bologna

17.04.2021 09:01 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture
LBA - Le riflessioni della Virtus Bologna

Tempo di riflessioni in casa Virtus Bologna dopo il mancato raggiungimento della finale di Eurocup, e rinviata la possibilità di partecipare alla prossima tanto bramata Eurolega. 

Ci va Unics Kazan, meritatamente, laddove in tre gare ha studiato, migliorato e aumentato pian piano il suo livello e la sua pericolosità e reso il suo gioco infine anche più bello. 

Coach Aleksandar Djordjevic è affondato dalle sue chiare e conclamate gerarchie, dal suo piano molto statico di gara, appoggiato solo dal talento ed esperienza dei suoi singoli, ma contro un sistema che si evolve e migliora la sua efficacia per contrastarti non è riuscito a cambiare e provar a prevalere. 

Tutto da rifare per una squadra con la maggior parte dei protagonisti in scadenza di contratto, ora con il compito di salvare la propria fallimentare stagione con il solo ma poco motivante obiettivo nazionale.

Saranno i primi playoff scudetto per la gestione Segafredo Zanetti e per la VNera un ritorno dal 2014. 

Dopo l’epilogo di questa stagione vi sarà periodo per far valutazioni: chi confermato accetterà di ripetere lo stesso cammino, chi vorrà cambiare e chi verrà sostituito. 

Il tempo per piacere e sedurre il pubblico con il Nome non basta più, per un popolo bramoso di risultati e palcoscenici, non solo popolarità.

Traguardi che si raggiungono con figure meno conosciute ma competenti e circondati da una fiducia stagionale, non periodica a secondo dell’esito e dall’umore della piazza. 

Una visione quindi più sportiva e meno aziendale, perché la Virtus Bologna viene prima di tutto valutata dai risultati sul campo. 

La ferita è ancora aperta, imparare dai propri errori è necessario perché la storia insegna che ogni realtà vincente è passata da serate come la scorsa in Eurocup.