Jugoplastika in fallimento: il blasone non basta

se non si trova un acquirente il club chiuderà i battenti
22.08.2013 19:52 di  Umberto De Santis   vedi letture
Jugoplastika in fallimento: il blasone non basta

Il sindaco di Spalato Ivo Tura ha dichiarato che la città di Spalato non darà contributi finanziari alla squadra di basket KK Split (meglio conosciuta tra il 1967 e il 1990 come Jugoplastika Spalato) per cui non si può escludere la possibilità di fallimento del club. 

La Jugoplastika, perduta la finale di Coppa dei Campioni 1972 contro Varese, è passata alla storia per aver poi vinto consecutivamente per tre volte la stessa competizione nel 1989,1990,1991 grazie alla generazione di fenomeni che risponde ai nomi di Dino Rađa, Toni Kukoč, Velimir Perasović, Duško Ivanović, Zoran Savić, Žan Tabak e altri.

Non basta essere una fucina di campioni di fronte alla massa dei debiti che si sono accumulati (pare si sfiorino i 13 milioni di euro) per sopravvivere anche alle vecchie glorie.

Slobodna Damacija scrive che a metà settembre si riunirà un altro consiglio comunale monotematico sulla situazione finanziaria del club, ma l'amministrazioen comunale non si farà carico del pregresso. Nikola Vujcic, prima di trasferirsi al Maccabi Tel Aviv col ruolo di Team Manager, ha cercato di fare il possibile per evitare il fallimento. Vujcic aveva fatto un appello che suona come "dobbiamo salvare un monumento nazionale" ma se anche la politica si tira indietro può darsi che davvero non ci sia nulla da fare.

Adesso ci sarà anche la fuga dei giovani talenti i fratelli Ivan e Dragan Bender, Paolo Marinelli e Ante Žižić. L'ultima speranza rimane l'arrivo di qualcuno che si compri la società, magari con qualche agevolazione da parte del comune, per esempio sulla possibilità di costruirsi un palazzetto ma chiaramente una squadra di pallacanestro pur gloriosa, non ha lo stesso appeal, pubblico, marketing di una squadra di calcio ...

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