Olimpia Milano: il Cska e quelle vittorie di gennaio che valgono doppio

Con tutto il rispetto per la vincitrice delle due ultime edizioni della Basketball-Bundesliga, il ruolo dell’Alba Berlino in Euroleague è più quello di squadra capace di far inciampare con il suo gioco essenziale chi corre per i playoff (come accaduto all’Armani lo scorso dicembre alla Mercedes-Benz Arena) piuttosto che aiutare a far staccare biglietti al botteghino. Il resto lo ha efficacemente evidenziato coach Ettore Messina subito dopo l’84-76 con cui l’Olimpia s’è presa la rivincita al Forum: il martedì sera invernale e la variante Omicron a imperversare per Milano hanno suggerito a tanti di guardarsi il recupero in Tv anziché al Forum, che con soli duemila spettatori è così ripiombato in un’atmosfera assai simile a quella di non lontani e ben più tristi periodi da emergenza Covid. Una situazione che rende ancora più difficile trovare le giuste motivazioni in un momento della stagione che da sempre vede tante squadre di vertice andare incontro a un’involuzione del gioco dovuta proprio a un calo di energia mentale prima che la Final 8 riaccenda a dovere lo spirito agonistico.
Per fattori extra-tattici, anche in Euroleague certe vittorie di gennaio valgono insomma il doppio: proprio come quella contro l’Alba e quella che l’Olimpia dovrà assolutamente intascare contro lo Zalgiris Kaunas il prossimo 28 gennaio in un Forum che magari vedrà qualche spettatore in più per effetto del venerdì sera. Nel mezzo c’è il big-match di Mosca contro il Cska (21 gennaio, ore 18), in cui il valore dell’avversario e l’effetto del pubblico “contro” - per quanto possa esserlo quello russo - non faranno mancare i giusti stimoli agli uomini di coach Messina come già accaduto a Barcellona. E in cui, dopo il passaggio vuoto contro l’Alba (4 punti e 2 assist in 21’), per potersela davvero giocare alla pari l’Olimpia dovrà riavere il miglior Delaney in tandem con l’highlander Rodriguez (9 punti e soprattutto 9 assist con l’Alba, per diventare il terzo giocatore ad abbattere il muro dei 1.500 passaggi vincenti nella storia dell’Euroleague). Confidando nelle certezze assicurate da Datome (top-scorer contro l’Alba con 15 punti) e nel proseguimento della presa di sicurezza di Grant, vero e proprio “uomo in più” per l’Armani con l’avvento del 2022, all’attacco biancorosso servirà poi anche ritrovare al più presto la mano di Devon Hall: vero che l’ex-Bamberg sta facendosi apprezzare in marcatura (come quella che ha spento Lo nella seconda parte del match con l’Alba), ma ritrovarne l’apporto sull’altra metà del parquet è quasi un passaggio obbligato per una squadra oggi lontana da quell’efficacia e creatività offensiva mostrata nella prima parte di stagione.
Insieme con la solita super-difesa, tornare ad avere più terminali e migliori percentuali dal perimetro sarà peraltro indispensabile già a Mosca, anche perché nel colorato non sarà facile reggere la forza d’urto dei lunghi del Cska, a partire da quella di Shengelia e di Milutinov, che proprio al Forum - nel match d’apertura di questa Euroleague - finì subito ko per un brutto infortunio. Allora l’Olimpia si impose per 84-74 e per rintuzzare la voglia di rivincita del Cska, riequilibrando almeno in parte il duello sotto canestro, allo sforzo di Melli e Hines (entrambi in doppia cifra con l’Alba, con l’italiano ad arpionare anche 9 rimbalzi) dovrà affiancarsi ancora una volta l’intensità di Ricci, ma saranno anche e soprattutto indispensabili i kg e cm di Tarczewski (8 punti e 3 rimbalzi nell’ultima uscita) e di Bentil, invece assente ingiustificato con l’Alba (2 punti, 0 rimbalzi in 9’). Se poi per l'Olimpia Milano uscisse un altro saldo positivo tra perimetro e colorato, le vittorie di gennaio non varrebbero più il doppio… bensì il triplo. (Paolo Corio)