L'Hapoel Tel Aviv rimonta con un parziale di 17-0 e batte l’Asvel a Botevgrad

L'Hapoel Tel Aviv rimonta con un parziale di 17-0 e batte l’Asvel a Botevgrad
© foto di Hapoel Tel Aviv

A Botevgrad in Bulgaria va in scena una partita che cambia volto più volte, ma alla fine è l’Hapoel Tel Aviv a prendersi un’altra vittoria di EuroLeague: 87-80 sull’ASVEL. La squadra di Dimitris Itoudis sembra in controllo per gran parte del primo tempo, tocca più volte la doppia cifra di vantaggio e dà la sensazione di poter gestire ritmo e spazi. Poi, all’improvviso, la trama si strappa: l’ASVEL accorcia, pareggia e sorpassa, ribaltando inerzia ed energie, con la partita che slitta su un binario completamente diverso.

Il punto di rottura arriva a sei minuti dalla fine, quando i francesi scappano fino al +11 (77–66) e il palazzetto respira l’aria della sorpresa. È lì che l’Hapoel ritrova identità e cattiveria: parte una sequenza feroce di 17-0 che azzera il gap e volge il finale verso gli israeliani, spezzando la fiducia di ASVEL e riaccendendo quella di Tel Aviv. La striscia si interrompe solo con la tripla di Melvin Ajinca a 44” dalla sirena, ma ormai il momentum è cambiato e ogni possesso diventa una lotta di dettagli e nervi.

Nel finale, gli ospiti piazzano la difesa che serve e strappano lo stop sulla giocata successiva; Glynn Watson ha sul tiro da tre l’aggancio, ma non trova il fondo della retina, consegnando all’Hapoel una chiusura di puro carattere. Dan Oturu guida i suoi con 18 punti e 7 rimbalzi, mentre Antonio Blakeney e Johnathan Motley aggiungono 16 punti a testa, sostanza nei momenti caldi e presenza nelle letture sotto pressione. Dall’altra parte, Nando De Colo è ancora una volta eccellente a quota 20, mentre Watson si ferma a 10: produzione importante, ma non sufficiente a spegnere l’onda lunga della rimonta.

Con questo successo l’Hapoel resta in vetta alla classifica di EuroLeague con un record di 10–4 e si prepara alla visita alla Virtus nel prossimo turno, una prova di maturità in trasferta che pesa in ottica alta classifica. ASVEL scivola a 3–11 e ora dovrà cercare risposte sul campo del Maccabi: servono ritmo, scelte pulite e continuità per rimettere la rotta su un cammino che finora ha concesso troppo agli avversari. La notte di Botevgrad racconta che l’inerzia, in EuroLeague, è una valuta fragile: chi la sa afferrare nel momento giusto si prende anche le partite che sembravano scappate via.