La Francia tiene Parker e Noah in panchina, Fernandez diverte

(Enrico Campana) La Francia ha deciso di fare una partita tattica. Non equivochiamo però...Niente tattica di gioco bensì una saggia amministrazione dei propri giocatori, visto che poco importava questa gara - che potrebbe riproporsi in finale - avendo già le due squadra la qualificazione in tasca prima di scendere in campo per cui affrontare l'ultima o la penultima dell'altro girone non valeva il rischio di un terzo infortunio. I galletti avevano infatti già perso sulla strada degli europei due pedine-chiave quali Turiaf e Diot e da qualche giorno anche il roccioso Gelabale per un problema alla caviglia. Così Vincent Collet ha deciso di non mandare in campo due giocatori che valgono pressapoco un terzo della squadra, vale a dire Tony Parker, MVP di questo torneo a pari merito con Pau Gasol e miglior marcatore e assist-man dei Belus e Joaquim Noah, il miglior rimbalzista oltre a non rischiare Gelabale.
Nonostante la formazione rimaneggiata, senza la sua top-star la Francia prima di consegnare il 1° posto del girone alla Spagna, campione uscente, è riuscita a giocare metà gara alla pari anche in queste condizioni, e ha offerto un contribuito allo spettacolo l'esibizione del 21 enne Kevin Seraphin.Si tratta del ragazzo della Cayenna che il coach turco dello Cholet Kanter ha lanciato, come tanti altri, vedi De Colò strepitoso contro la Lituania (21 punti) e grazie al suo fisico scultoreo, 130 chili di massa muscolare pura, senza un filo di grasso, ha dimostrato perchè in un solo anno si è conquistato il suo spazio nella squadra dei Washington Wizard della NBA giocando ben 58 gare.
Seraphin sarà il futuro di questa squadra “brasileira”, per ora è il quarto lungo dopo Noah, Traore, Turiaf che però non c'è e con 18 punti in 19 minuti e 8 canestri su 11 Collet sa adesso di averlo pronto per il gran finale. Ha lottato e portato punti , blocchi e rimbalzi anche Alì Traore, il moro che Roma non ha confermato. Questo è tutto da una Francia che dopo aver condotto il 1° quarto ed essendo andata al riposo a -1 (38-39) ha staccato la spina. Ne ha approfittato la Spagna, squadra molto compressa, per prendere slancio un grande giocatore fra i più divertenti che nel 5° di Scariolo gioca, ma gioca fuori ruolo, ala e non guardia. Avendo il permesso di correre, Rudy Fernandez che forse giocherà nel Real Madrid nel caso continui la serrata, ha piazzato una serie di 5 canestri con 3 bombe su 3 e la partita è finita lì, 60-42. Poi Scariolo, per giustificare l'attenzione, sul 68-48 a 20" dalla fine del 3° tempo ha chiesto Time Out probabilmente per raccontare una barzelletta o per decidere dove andare a festeggiare la qualificazione ai quarti, perchè altra ragione non giustificava una mossa un pò maramalda.
In ogni caso, per la prima volta non hanno dominato i Gasols, la coppia di fratelli più forte del pianeta, ma i due tiratori Navarro e Fernandez segnando 31 punti in due. Nella Spagna il play c'è ma non si vede, Calderon è in versione buon samaritano e Ricky Rubio ha perso quella velocità e improntitudine che ne aveva fatto la rivelazione di Pechino quando aveva stupito anche il Dream Team.
Per la cronaca, la Francia aveva preso una stangata nel debutto di Almeira, lasciando sfogare quella sera la Spagna, nel frattempo ha dato spettacolo e vinto 20 partite e decidendo anche stavolta di non giocare. Scelta tattica, dicevo, meglio Parker aveva bisogno di un turno di stop, il torneo lo permette, in America diffidano dai Round Robin (gironcini) che in Europa sono arrivati coi bizantini, per cui è tutto un far di conto. E così va il basket qui da noi, in attesa dei roster a 14 squadra cosa che sembrava acquisita per questa edizione.