Grecia con le polveri bagnate, solito volo finale di Parker e c.

(Enrico Campana) La Francia inizia lenta, la difesa adeguata della Grecia la costringe a recuperare 11 punti (4-15) sotto il fuoco pesante di Fotsis, poi recupera con 4/4 di De Colò (21-21) e sbaglia 4 occasioni per andare avanti perchè non insiste, mentre i greci insistono a giocare per Bourousis che Noah ha difficoltà a tenere e si guadagna molti liberi giocando in uno contro uno e chiudendo il 2° quarto con una schiacciata. Si riprende col 31-27, la Grecia va a più 6, Noah fa fuori a farsi medicare per un graffio al naso, la Francia accusa, si mette a zona perché Diaw sembra avere pece sotto le scarpe, salta fuori tempo, sta sempre dietro all’uomo, 39-32 con Bourosis padrone dell’area, fino a quando Vincent Collet che ha già ruotato ben 11 giocatori trova in Traore, il rimpiazzo di Turiaf, uno dei moschettieri, infortunatosi alla vigilia deell’europeo, una valida soluzione per ripartire con 3 canestri d’attacco. Si sveglia Parker dopo 2 centri su 10 tiri, ed è il 2° pareggio (40-40) ma ancora una volta la Francia non ne approfitta, è sotto ritmo.
L’ultimo quarto è chiamato a dare una sentenza sulla decisione della Francia di rinunciare a mettere in campo contro la Spagna, nel big match non giocato, Parker, Noah e Batum, e sulla reale consistenza di questa Grecia priva di 4 giocatori di prima grandezza, vogliosa di fare bene col nuovo coach Zouros ma priva del pugno del ko, forse troppo leggera dietro con una coppia di abatini di qualità come Zisis-Calathes che non sono in grado di giocare 1 contro uno come Parker o tirare con la sicurezza di De Colò. E sono proprio questi due giocatori, assieme a Batun, a mettere il sigillo al risultato. La Francia si scrolla di dosso il peso di precedenti finiti con grosse delusione, in come tutte le altre partite ha messo la quinta, e sonno stati sufficienti i 5 minuti irresistibili della sua “zona Cesarini” per chiudere il discorso. E adesso aspetta domani la vincente di Russia-Serbia per vincere, andare subito alle Olimpiadi e coronare un ciclo di crescita costante di 3-4 anni, anche se mancano due pedine importanti del mosaico, Rommy Turiaf e il vice-Paker, Diot, che dava fiato alla sua star in regia.
La gara è finita sul primo sorpasso, 47-45, parziale di 12-2 all’inizio di ripresa, poi col ritorno di Noah ha dimostrato di sapere anche difendere spuntando gli ormai rassegnati attacchi dei greci, per chiudere col solito finale rock coi canestri di Parker (18, 7/18, 0/3 dall’arco, e 4/4 nei liberi), Batum (6/9 e 3/ da 3) e De Colò (6/ e 2/3 da 3). Tanto per cambiare…
La Grecia ha segnato poco su azione, 19 liberi su 23 hanno sancito il dominio delle plance e anche la scelta di andare a tirare da sotto, ottime le giocate di Bourousis, senz’altro il migliore. Era del resto l’unica via possibile perché la Grecia anche in questa gara si è portata sulle spalle la croce di percentuali disastrose da 3, leggi 0/4 Zisis, 1/3 Calathes, 1/3 Kaimanoglu, 0/3 Vasileaidis, 0/2 Bramos e 0/2 Kaimanoglu, e quindi 3/21, 14,3% compresi anche due errori di Bourousis. A questi livelli, se tiri così non puoi mai vincere con la Francia che aspetta Russia o Serbia mentre domani pomeriggio aprono Spagna-Macedonia per decidere chi è la prima finalista.
FRANCIA – GRECIA 64-56 (14-17; 27-31; 40-43)
FRANCIA: Noah 5, Batum 15, Seraphin, Albicy, Kahudi 2, Parker 18, Traore 6, Pietrus 2, De Colo 16, Diaw, Tchicamboud ne, Gelabale. All. Collet.
GRECIA: Xanthopoulos, Bourousis 17, Zisis 6, Vasileiadis, Calathes 7, Fotsis 9, Papanikolau 4, Mavroeidis ne, Bramos 2, Koufos 5, Sloukas ne, Kaimakoglou 6. All. Zouros.