E la Macedonia di McCalebb adesso sfida la Spagna

14.09.2011 23:25 di  Enrico Campana   vedi letture
Vojdan Stojanovic
Vojdan Stojanovic

(Enrico Campana) Non era una gran Lituania, ha rinnegato la chiave del suo rilancio dopo la delusione dell’europeo di due anni fa  richiamando, forse per dare un senso di festa a questo campionato, esponenti di spicco della vecchia guardia. Come Jasikevicius, Kaukenas, Lavrinovic e  contando sull’entusiasmo del pubblico, il gioco a folate, irresistibile  fino a quando però  la squadra è lucida e riesce a a tenere la concentrazione. Ma un’arma a doppio taglio se trova  contro una squadra che non muore mai, una falange, fuori uno e dentro l’altro,  come la Macedonia che deve nuovamente  ringraziare   il suo profeta in Bo McCelebb, il play arrivato tre anni fa in Turchia, lanciato dal Partizan e preso l’anno scorso da Siena con un contratto di quattro anni, e prestato  a questi strani cugini balcanici  dallo stampo guerriero.

La Macedonia che avrebbe firmato  all’inuizio per passare al 2° girone adesso lotta per le medaglie e per andare direttamente alle Olimpiadi, mal che vada farà il preolimpico e avrà però  la consapevolezza di aver bruciato le tappe e di essere fino a questo momento la migliore delle squadre slave di questo europeo che ha preso slancio ed equilibrio dalle 24 formazioni, com’era previsto.

E’ riuscita a vincere una partita incredibile, una compensazione della beffarda  sconfitta a fil di sirena per il canestro del russo Monya di 48 ore prima. Da non crederci: la  squadra ha avuto infatti soli due vantaggi, e di 1 punto, 42-41  a 6’ dalla fine con McCalebb e  col tiro da 3 di Vlado Ilievski, ex senese, 66-65 a 11” secondi dal termine su rimbalzo per un tiro di McCalebb. Ma la Lituania, ormai in preda a una paralisi emotiva, senza un play di grande stoffa, quale ancora non è Marty Pocius, l’acquisto del Real Madrid fresco di università americana, troppo scolastico per questi livelli, ormai non c’era più con la testa, Jasikevicius non è riuscito a gestirla e ne ha fatto le spese Valanciunas (5 palle perse, fra cui 2 passi fischiati dall’arbitro italiano laMonica).

La Macedonia ha vinto ancora una volta con la forza dei sopravvissuti, al di fuori della logica delle statistiche perché i suoi martelli Antic e Cekowski hanno sbagliato 18 tiri in 2, la squadra ha tirato col 31,3 %, il 28,1% da 3 ma ha sfruttato l’impazienza e le molte lacune di concentrazione della difesa lituana guadagnandosi ben 21 tiri liberi, di cui 16 realizzati. E assetata di gloria, immune all’ambiente e alla fatica, a parte l’eroico canestro di Ilievski e l’eccezionale continuità di McCalebb che ha fatto i tiri giusti anche sbagliando (8/20, 7/14 da sotto) ed è stato il miglior marcatore (23 punti), alla fine  la bilancia del match l’ha fatta pendere con 5 bombe su 5, 15 punti, Vojdan Stojanovski, uno dei due gemelli di 23 anni che nel clima infuocato ha fatto la partita della vita.

Adesso la Fyr promette di essere un brutto cliente, col suo gioco ordinato, fisico, sagace, per la Spagna che ha enorme potenza ma non riesce ancora a esprimerla, mentre la Lituania si gioca subito il posto per il preolimpico con la Slovenia, con cuore gonfio di delusione per aver tradito un’intera nazione.

F.Y.R. OF MACEDONIA - LITUANIA  67-65 (18-20, 12-14, 19-18, 18-13)
Macedonia:
Mirakovski ne, Ilievski 12, Sokolov, McCalebb 23, V. Stojanovski 15, D. Stojanovski, Simonovski ne, Gechevski ne, Antic 8, Dimcevski ne, Chekovski 2, Samardziski 7. All: Dokuzovski.
Lituania: Kaukenas 6, Kalnietis 9, Delinikaitis ne, Pocius 2, Jankunas 4, Songaila 12, Jasaitis 9, Valanciunas 3, Lavrinovic, Jasikevicius 7, Petravicius ne, Javtokas 13. All: Kemzura.