Dirk Nowitzky lascia, un addio in grande stile

(Enrico Campana) Tutti bravi, la colpa è solo mia. “I giovani sono grandi, Chris (Kaman) è grande, ma non mi sono presentato a questo europeo in condizione di essere dominante, mi dispiace. Colpa mia”.
Dirk Nowitzy ha fatto capire con questa autocritica un po’ triste che il suo tempo con la nazionale è terminato, a 33 anni, dopo un faticosissimo mondiale (appena in panchina chiedeva la borsa del ghiaccio sul collo) intrapreso con sole due settimane di preparazione ha fatto miracoli, ma l’ultima gara contro la Lituania è stata una sofferenza, con medie basse per il MVP del titolo NBA di Dallas. Sono stati 35 minuti di sofferenza, 4/17 al tiro, 3/14 da sotto, 1/3 dall’arco, 9 rimbalzi, 16 punti. Gliene servivano ancora 37 per battere il record assoluto dei marcatori di Nikos Galis, adesso è a meno 21, ha superato al 2° posto Miki Berkowitz è mancato un soffio. Ma è stato grande ugualmente, un modello in campo, mai un gesto di rabbia, una calma olimpica invidiabile, più di 30 minuti e 8 partite in 11 giorni!. Per il suo coach Dirk Bauermann “ è lo sportivo perfetto che tutti vorrebbero allenare”.
“Voglio ringraziare per tutte le cose belle che mi sono capitate nella vita”, ha detto preferendo poi parlare delle sue vacanze dell’anno prossimo. Non ha pronunciato il fatidico no, avrebbe rovinato una bella pagina di sport anche se la Germania non torna alle Olimpiadi ed è difficile torni fra due anni in Slovenia.. E’ ora di chiudere dopo 141 partite con le aquile, 5 europei, 2 mondiali, l’Olimpiade di Pechino, un bronzo e un argento. La sua presenza carismatica ha messo in un cono d’ombra anche l’ottimo europeo di Rich Kanan, miglior rimbalzista della squadra e non raramente anche top scorer.
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