Don Bosco Livorno, capitan Niccolai guida i compagni alla riscossa: "A Siena sarà una gara da uomini veri, da vincere"

LIVORNO Il Don Bosco Livorno sta attraversando un periodo difficile, in cui oltre al gioco mancano soprattutto i risultati. Lo sa perfettamente Leonardo Niccolai, capitano della formazione labronica, che chiama a raccolta la squadra per superare questo delicato momento: “Durante la settimana - afferma Niccolai - ci alleniamo sempre con l'intensità e la voglia giusta. In partita, però, negli ultimi tempi, ci siamo espressi al di sotto delle nostre possibilità. Troppo basse le nostre percentuali al tiro, soprattutto dalla grande distanza. E' evidente che i nostri sono problemi di carattere mentale.
Quando manca la tranquillità, si perde smalto e inevitabilmente diventa più difficile centrare il bersaglio. Stiamo facendo i conti con l'inesperienza. Emblematica la situazione registrata domenica scorsa, in casa con l'Affrico Firenze: dopo la lunga rincorsa, che ci aveva consentito di pareggiare sul 44-44 al 32', i nostri avversari, decisamente più esperti, hanno mostrato maggiore serenità ed hanno festeggiato la vittoria. Peccato perchè ancora una volta, sul piano dell'applicazione e della grinta, abbiamo dato tutti quanti il massimo, come testimonia l'ottimo lavoro svolto in difesa”.
Dietro l'angolo c'è la sfida del PalaSclavo contro i locali della Virtus Siena. Vi giocate due punti di fondamentale importanza per la classifica...
"Sarà una gara da uomini veri. La Virtus Siena, che abbiamo già affrontato prima dell'inizio del campionato (in amichevole a Cecina, ndr) ha caratteristiche simili alle nostre. E' una formazione composta da tanti giovani. Dunque può tenere alta l'intensità per l'intero arco della gara, ma può peccare d'inesperienza. Siena è sul nostro livello. Più in generale, dietro alle due 'big' Ravenna e Firenze, le altre 14 squadre del girone hanno tutte quante valori simili. Nessuna partita è scontata. Con tutte quante possiamo vincere se giochiamo un buon basket, o perdere se viceversa andiamo incontro a gravi amnesie”.
Il Don Bosco aveva iniziato la stagione conseguendo ottimi risultati. Qualcuno si era forse illuso troppo presto?
"No, escludo questa ipotesi. Fin da subito sapevamo che con tanti ottimi ragazzi nel roster avevamo buone possibilità di esprimere un gioco redditizio, ma allo stesso tempo sapevamo di dover fare i conti con l'inesperienza. Abbiamo in squadra tanti giovani alle prime armi nei campionati seniores. Addirittura due elementi (Saverio Mazzantini e Lorenzo Benvenuti, ndr) sono ancora minorenni”.
Al pari di Luca Passaglia e Francesco Modica sei la 'chioccia' della formazione...
"Posso assicurare che, in tanti anni che gioco a basket, non avevo mai trovato un gruppo così compatto e granitico. Quelli che abbiamo in rosa sono ottimi ragazzi, e non solo sul piano cestistico. Ascoltano i consigli e si impegnano, in silenzio e con costanza. Tutti quanti siamo prodotti del vivaio rossoblù ed abbiamo un grande attaccamento ai colori sociali”.
L'obiettivo stagionale è rappresentato dalla salvezza?
"Sì, anche perchè come già accennato non esistono squadre materasso. La classifica, specialmente nella parte medio-bassa, è tremendamente corta. Dobbiamo cercare di rialzare la testa sabato a Siena per non trovarci invischiati nelle sabbie mobili. Vogliamo ripartire di slancio dopo le quattro sconfitte. Per centrare l'obiettivo - conclude il capitano - dobbiamo ritrovare la giusta tranquillità”.