Gli arbitri di EuroLeague non ci stanno: durissima risposta a Giannakopoulos

Con un duro comunicato stampa, gli arbitri di EuroLeague rispondono a Dimitris Giannakopoulos dopo la fine della serie tra Panathinaikos e Efes. Il patron dei Greens è già stato multato per 100.000 euro da ECA. Nella loro dichiarazione ufficiale, l'unione degli arbitri non fa il nome specifico di Giannakopoulos, etichettandolo come "proprietario di un club". Questa la lunga nota: "I playoff di Eurolega hanno messo in luce il meglio del basket europeo: intensità, talento e tensione. L'UEBO (Unione degli Ufficiali di Pallacanestro di Eurolega) si congratula con tutti i giocatori, gli allenatori, i club e i tifosi che hanno reso questa postseason una celebrazione di questo sport. Siamo orgogliosi dei nostri arbitri, selezionati per i playoff, che hanno agito con correttezza e professionalità sotto enorme pressione.
Durante i playoff, il proprietario di un club ha pubblicato ripetuti attacchi agli arbitri di Eurolega, definendoli disonesti, definendo il campionato "la mafia dell'Eurolega" e avvertendo: "Vediamo se oseranno assegnarli [tre arbitri ndr] di nuovo". Queste minacce e accuse infondate, ampiamente condivise sui social media e sui media sportivi europei, includevano molestie personali e un linguaggio offensivo come "azioni disgustose". Hanno interrotto il processo di nomina degli arbitri, danneggiato i nostri membri a livello personale e professionale e minato la fiducia nel basket. In alcune città, le scorte della polizia sono ormai una routine. Dobbiamo aspettare qualcosa di peggio prima di prendere provvedimenti concreti? Gli arbitri, come i giocatori e gli allenatori, commettono errori. Ma i nostri dirigenti sono professionisti altamente qualificati che esaminano e analizzano ogni prestazione, lavorando costantemente per migliorare.
Le loro decisioni vengono prese in buona fede, senza pregiudizi o secondi fini. Durante i playoff, l'UEBO ha scelto di non rispondere pubblicamente, per rispetto della competizione e per concentrarsi sulle partite. Ora dobbiamo parlare chiaro: Abbiamo piena e profonda fiducia nella professionalità, correttezza e indipendenza dei nostri arbitri. Ogni partita viene arbitrata con integrità e senza secondi fini, indipendentemente dalle squadre o dalle circostanze coinvolte. Respingiamo categoricamente le accuse mosse ai nostri membri. Se qualcuno ritiene di possedere prove credibili di comportamenti non etici, lo esortiamo a presentarle alle autorità legali o disciplinari competenti. Non abbiamo paura di un'analisi approfondita e accogliamo con favore la trasparenza, perché siamo fiduciosi nella verità: non ci sono prove, perché non c'è stata alcuna condotta scorretta.
Tuttavia, se le accuse vengono mosse in modo sconsiderato, senza prove e con il chiaro intento di manipolare l'opinione pubblica, fare pressione sui decisori o intimidire gli arbitri, chiediamo conseguenze severe e immediate. Queste azioni danneggiano la credibilità della competizione, mettono in pericolo le persone e non devono essere tollerate. Le sanzioni pecuniarie da sole non sono sufficienti. Sebbene i vertici dell'Eurolega non abbiano ancora rilasciato una dichiarazione pubblica in cui condannano gli attacchi o esprimono il loro sostegno agli arbitri, siamo certi che condividano i nostri valori fondamentali e staranno al nostro fianco nel sostenere l'integrità, l'equità e la professionalità del gioco. Questa è una questione più grande di qualsiasi singolo club o partita. Si tratta di proteggere il futuro della competizione che tutti condividiamo. Invitiamo tutte le parti interessate (club, giocatori, allenatori, media e tifosi) a unirsi a noi per costruire una cultura di rispetto, professionalità e dialogo onesto, sia in campo che negli spazi pubblici. Esprimiamo la nostra gratitudine agli allenatori di EL – EHCB e ai giocatori – ELPA per il loro continuo supporto. Insieme, continuiamo a lavorare per migliorare gli standard arbitrali e per un'esperienza di basket più forte e gratificante per tutti".