Techfind Coppa Italia-Final Eight La Molisana: la finale inattesa da...troppi

Il Famila Wuber Schio era stato pronosticato da tutti quelli che dicevano che sarebbe stata la Virtus Bologna l'avversaria ed invece la Reyer...
01.04.2023 11:24 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Techfind Coppa Italia-Final Eight La Molisana: la finale inattesa da...troppi

Andiamo con ordine come ogni buon thriller insegna. La prima semifinale è stata bella per venti minuti o poco più. Fino a quando cioè il Famila Wuber Schio nel terzo quarto ha accelerato e schierato meglio il suo attacco in modo da avere tutte le sue opzioni offensive ben disposte. A quel punto il Banco di Sardegna Dinamo Sassari fiera oppositrice delle Campionesse d’Italia ha dovuto alzare bandiera bianca. Non al primo allungo di Mabrey e Ndour, 50 a 40, ma sul secondo quello nel quale ancora la guardia americana e Giorgia Sottana hanno scritto +14, 58 a 44. Da lì in poi è stata un’altra partita, godevole specie per alcune individualità di Sassari, vedi Toffolo, ma dall’esito ampiamente scritto. Qui c’è la cronaca minuto per minuto. Ed ora…

Seconda semifinale…Alzi la mano chi diceva prima della partita che sarebbe passata l’Umana Reyer invece della Virtus Segafredo Bologna: nessuno. Era un coro pro Virtus, con legittimi motivi alcuni, ma insomma si stava arrivando quasi al “Che giochiamo a fare?” In più nelle fila venete Mariella Santucci si è presentata con una fasciatura alla coscia sinistra. Tant’è pronti via dopo circa 5 minuti di gara 17 a 4 per le bolognesi. Allora Mazzon ha cambiato il quintetto e da lì è iniziata la lenta ma inesorabile risalita dell’Umana concretizzata da Francesca Pan nel finale del terzo periodo. Come poi sia andata lo leggete qui, ma l’Umana Reyer Venezia sfiderà Schio per la Coppa Italia nella finale di sabato 1 aprile alle ore 20.

Però…nel terzo quarto…nel momento di massimo sforzo di Venezia per recuperare è successo che coach Ticchi volesse cambiare Her Royal Majesty Cecilia Zandalasini – sin lì in partita con gli assist ma non con i punti – con Laksa, anche lei poco a segno perché asfissiata dalla difesa veneziana e perché- secondo me – molto poco cercata dalle compagne a favore di HRM di ci sopra. Sua Maestà non l’ha presa bene, Laksa era sul cubo dei cambi, c’è stato un teatrale atteggiamento di fastidio per quel cambio da parte della Zandalasini e pare, un altro fatto strano, un battibecco non meglio precisato tra attori diversi della compagnia Virtus ma diciamo così, su fronti diversi. Fosse vero -  troppi si dice…sembra che…hai visto che quello… - troppi non so, in quel momento ero fuori. No. Io non ho visto nulla di questo fantomatico episodio.

Però ho visto gli atteggiamenti di HRM che se pure già osservati su altri campi ad opera di altre/altri, non vanno bene per niente. Perché se dopo una sfuriata così si contribuisce a far vincere la propria squadra bene brava/o bis. Oppure si imbocca la china dei perdenti di successo, come dal titolo del libro di Giorgio Albertazzi. E la nostra pallacanestro ne è piena. Mentre ieri è stata la giornata di un bel gruppo di italiane: Penna ritrovata nelle feroce precisione al tiro, Pan concreta nel momento decisivo, Madera MVP, Cubaj super in difesa ma preziosa anche in attacco. Bene, molto bene.

Per Sua Maestà – che comunque ieri ci ha regalato oltre agli assist un paio di canestri da standing ovation – ora ci sono uno scudetto da provare a vincere CON le sue compagne ed un Europeo  CON la Nazionale da onorare nel migliore dei modi. Perché sempre a parlare di lei?

Scusate non è la più brava e forte…?

PS: domani sarà pronto il manuale del perfetto telecronista, tranquilli è facile…