Nazionale femminile senior: con la Cina benino, si, però, ma?
Servono un bel po' di attenuanti specifiche per fare un commento alla prima uscita della Nazionale femminile senior, impegnata nel Torneo per i cento anni della Federazione spagnola di pallacanestro.
La Cina, prima avversaria a Vigo e che ha vinto 63-62 con due liberi ad 1”e 2 dalla fine, , ha giocato senza 4 protagoniste dell’argento mondiale di un anno fa, impegnate nella WNBA. Dove sta giocando anche la nostra Lorela Cubaj. All’Italia mancavano anche Fassina, Spreafico e Pan, cioè altre finalizzatrici del gioco offensivo, specie Spreafico e Pan, con Zandalasini, Keys e Romeo.
Al netto di tutto questo e del fatto che le nostre hanno iniziato la preparazione lo scorso 16 maggio, la partita dell’Italia è stata sostanzialmente buona. La Cina pur con le assenze è una squadra tostissima, fisica e che ama mettere le mani addosso spesso oltre il limite consentito. Qui trovate la cronaca della gara.
Cosa che abbiamo pagato quando abbiamo attaccato a metà campo senza correre, come deve fare una squadra “piccoletta” come la nostra. Ma in difesa salvo qualche incomprensione che verrà limata nei restanti giorni fino all’esordio europeo del 15 giugno, abbiamo retto bene l’urto. In attacco quando abbiamo corso bene, quando l’attacco è stato statico, le prodezze di Zandalasini e Romeo ci hanno aiutato a galleggiare abbastanza bene.
Un paio di cose meritano un’attenzione manicale nel proseguo del raduno: i tiri iberi e le palle perse. I primi perché in partite punto a punto possono rappresentare la differenza tra vittoria e sconfitta e l’1 su 8 del quarto periodo lo dimostra molto chiaramente. Le seconde perché è sin troppo ovvio dirlo, regalano possessi gratuiti alle avversarie ed incidono sul morale di chi le perde. Abbiamo tempo, tecnica e bravura nelle giocatrici e nello staff per mettere a posto questi aspetti.
Ci sarebbero poi alcune domande sulla gestione del roster ma è chiaro che con le attenuanti di cui sopra, con il fatto che era la prima uscita dopo 7 giorni di allenamenti, sono domande retoriche e dunque meglio aspettare e limitarsi a constatare che il coach italiano, Lino Lardo ha voluto vedere all’opera alcune ragazze con minor esperienza di maglia azzurra alle prese con un avversario importante ed imponente.
Ragazze che di fatto non sono andate male ma chiaramente devono ancora comprendere del tutto dove sono capitate. Il tempo darà loro le risposte che cercano e cerchiamo. Una domanda però aleggia nell’aria.
Se come tutto il movimento sa e riconosce – in primis lo stesso coach Lardo – Matilde Villa è il futuro della nostra pallacanestro, perché è stata in campo solo 3 minuti? La scusa che è giovane non regge più. La scusa che le avversarie erano grosse nemmeno perché la miglior in campo con Zandalasini e Keys è stata Mariella Santucci che non è tanto più fisicata di Matilde. Magari avrà avuto una noia fisica. Oppure non si è allenata con la continuità necessaria per mille ed una buone ragioni. Se è convocabile - ma non è detto che poi sia tra le 12 che vanno all'Europeo - perchè potrà spostare l'esame di maturità allora bisognerà vedere anche lei qualche minuto di più in campo. Altrimenti forse si potrebbe rimandarla a casa, farle preparare l'esame in pace ed averla pronta per l'appuntamento del Mondiale Under 19 che le spetta di rango e diritto.
Oggi, giovedì 25 con la Spagna alle 19, diretta su Sky Sport Arena, forse la prime rispostine. Perché non dimentichiamo che mancano 21 giorni all’Europeo e per adesso si deve solo lavorare.