NBL - Dalle criptovalute ai Sydney Kings: il ritorno al basket di Jonah Bolden

NBL - Dalle criptovalute ai Sydney Kings: il ritorno al basket di Jonah Bolden

(di Davide Colotti). Colpo inatteso per Sydney Kings: i campioni d'Australia riportano Jonah Bolden al basket giocato dopo oltre tre anni di inattività. Contratto annuale per l'ex FMP Belgrado, Maccabi Tel Aviv, Philadelphia 76ers e Phoenix Suns.

Uno dei segreti del biennio di successi dei Kings era stato il fatto di poter affiancare, al terzetto di americani consentito dal regolamento, un lungo locale di assoluto valore come l'MVP Xavier Cooks, che ha salutato Sydney dopo aver sollevato da capitano il secondo trofeo NBL in due anni, con in mano un contratto pluriennale con i Washington Wizards.

Come rimpiazzare un MVP autoctono? Il mercato dei free agent non offriva molte alternative: escluso l'olimpionico Nick Kay che può strappare più lucrosi contratti in Giappone e persa la corsa al forte Keanu Pinder, che si è riavvicinato a casa firmando con i Perth Wildcats dopo un'ottima parentesi spagnola, occorreva prendersi un rischio e investire su una scommessa.

Prendersi rischi e investire: proprio il pane quotidiano degli ultimi anni di Jonah Bolden. Nel 2020, l'allora 24enne aveva scioccato il mondo del basket australiano, che su di lui contava anche in ottica olimpica, con la decisione di ritirarsi dall'attività agonistica per dedicarsi a tempo pieno alle criptovalute, passione già da tempo coltivata dal lungo ex NBA, secondo classificato al premio Euroleague Rising Star 2017/18 dietro a un certo Luka Doncic.

L'ultima partita di Bolden risale al febbraio 2020, poco prima dell'inizio della pandemia: 0 punti e 1 rimbalzo in 4 minuti contro i Chicago Bulls.

Adesso, nell'anno che porta alle Olimpiadi di Parigi, Bolden cercherà di essere un fattore per i Sydney Kings, la squadra della città dov'è cresciuto e dove suo padre Bruce ha giocato dal 1995 al 1998.