NBA Finals | Thunder vs Pacers: tra i due litiganti, Paul George non gode...

Da qualche giorno è la favola che piace di più ai giornalisti statunitensi: quella di un capriccioso Paul George che, scontento ai Pacers, si fa inviare ai Thunder prima di approdare a Los Angeles, sponda Clippers, convinto sia lui che la franchigia che in coppia con Kawhi Leonard si possa arrivare a vincere un titolo NBA. Buco clamoroso, per tante ragioni, e trasferimento a Philadelphia ma il Big Three con Embiid e Maxey naufraga miseramente tanto che l'unico successo della squadra nell'ultimo campionato è la possibilità di scegliere con il pick #3 al draft 2025.
Non sfuggirà anche al lettore distratto che sono proprio Indiana e Thunder, le sue ex squadre snobbate, a giocarsi queste Finals. Ma quello che ingolosisce i reporter d'oltreoceano è il fatto che negli scambi per George che le due contendenti hanno messo insieme il pacchetto vincente per arrivare a questo risultato, frutto di scelte azzeccate, tanto lavoro, poco o nullo indebitamento.
Nella trade con OKC, infatti, a Indianapolis Victor Oladipo e Domantas Sabonis. Divenuti All Star, Sabonis è stato il fulcro dell'affare di successo di Indiana per la scelta All-NBA Tyrese Haliburton. E lo scambio di Oladipo con Caris LeVert alla fine ha portato il titolare dei Pacers Andrew Nembhard e la riserva Ben Sheppard.
Nella trade con LAC, ai Thunder è arrivato il futuro MVP Shai Gilgeous-Alexander e le scelte al draft che hanno prodotto l'All-Star Jalen Williams e il rookie Dillon Jones, con altre ancora in arrivo, tra cui le selezioni n. 15 e n. 24 di quest'anno.
Le lezioni da imparare in questa complessa vicenda sono diverse; qui vogliamo far risaltare che per quanto grande, una franchigia non deve aver paura di scambiare il suo miglior giocatore, se nel cambio ci sono giocatori da valorizzare e scelte di draft da far crescere, specialmente se la controparte è disposta a fare errori e svenarsi magari puntando all'obiettivo immediato di vincere un titolo.