Sandro Gamba: "Olimpia, è il momento di dare una svolta all'EuroLeague"

Sandro Gamba: "Olimpia, è il momento di dare una svolta all'EuroLeague"

Martedì è arrivato, e insieme anche le opinioni di Sandro Gamba sulla sua Olimpia Milano e sulla pallacanestro italiana dalle colonne de La Repubblica edizione Milano. Ecco il suo pensiero.

È bello quest'anno parlare dell'Armani, che dà delle soddisfazioni, resta il faro del movimento, anche se le vere prove devono ancora arrivare e soprattutto i ragazzi di Messina devono dare una svolta alla loro presenza in EuroLeague. 

Hanno fatto una squadra per non stare a galleggiare e lo devono dimostrare, ogni partita va giocata per vincere, il vero obiettivo deve essere vincerla la coppa europea. Non prendersi delle scuse perché francesi, russi o turchi sono forti. 

La mentalità deve essere all'altezza di uno sponsor e una tradizione vincente, bisogna fare qualcosa di velenoso. Comunque mi è piaciuta l'Olimpia contro Roma soprattutto nel secondo e terzo quarto, è stata una fase di pallacanestro elevata, quello che serve per vincere un campionato o una coppa e per riempire un palasport.

E questo pur se Messina ha fatto ruotare tutti, pure Moraschini e Moretti, che lo ha ricambiato con un 4 su 8 da tre punti. Mi è piaciuta la serietà di Shields, su cui puoi contare sempre sia nei match facili che in quelli diffìcili. 

Messina era tutto contento perché la panchina gli ha dato soddisfazione. Per Milano va bene così, anche se da Roma era lecito aspettarsi di più. Nel pre­campionato aspirava a un roster da prime quattro, invece vista così mi sembra debole, con poco peso fisico, e poche bocche da fuoco.

Senza grandi tiratori che sotto di uno ti risolvono la partita. Roma dovrebbe essere il centro dell'attività cestistica ma è anni che non si mettono in evidenza anche se forse non hanno le risorse per prendersi i numeri uno.

Roma dev'essere un campo dove non è facile vincere, per illuminare un campionato di livello. Il campionato ha fatto vedere anche una Fortitudo Bologna da mangiarsi le mani a Sassari, dove ha perso di tre punti.

Gli isolani nell'ultimo quarto hanno avuto un parziale di 29 a 18, una suonata finale decisiva. 

A Bologna, fronte Virtus, mi hanno raccontato do una contestazione dopo la sconfìtta in casa nel derby con la Reggiana («È una bella rivincita che cancella il 32 del Natale 2019» si sono detti a Reggio Emilia).

Anche loro nell'ultimo quarto hanno subito un parziale di 33 a 25 che li ha piegati. Per una squadra come la Virtus, capace di portare 1.331 spettatori al palazzetto (record per quest'anno nonostante la situazione) uno smacco non da poco. 

Del resto i tre migliori Alibegovic, Markovic e Nicolic, hanno fatto 7 punti in 3: loro sono le canne da cannone che girano le partite, ma domenica avevano le polveri bagnate.

Il mio amico Djordjevic, che li allena, avrà visto come me una squadra con poco equilibrio, che deve recuperare compattezza.