NBL - Australia: playoff al via dopo una regular season fiammante

Torneo pieno di giocatori visti in Italia e prospetti NBA
Fonte: di Davide Colotti
NBL - Australia: playoff al via dopo una regular season fiammante

(di Davide Colotti). Questa è la NBL: 10 franchigie che si affrontano 3 volte ognuna in stagione regolare (più una quarta partita extra contro la squadra "rivale"). Turni di gioco suddivisi in "round" asimmetrici in cui un team può giocare fino a 3 volte in 5 giorni.

Partenza a ottobre e a febbraio è già finito tutto, riversando sul mercato internazionale dei free agents decine di nomi interessanti (il primo è Marcus Lee, da Melbourne a Reggio Emilia). Almeno un match ogni sera mediamente 5 volte a settimana, con picchi di 7 su 7. Ritmi e punteggi elevatissimi: soltanto 9 partite su 140 hanno visto entrambe le squadre sotto gli 80 punti e, 5 volte su 9, almeno una squadra ha toccato quota 77.

Massimo 3 stranieri. Zero retrocessioni né promozioni, e sconvolgimenti continui in testa e in coda alla classifica, anno per anno e nella stessa stagione. Un salary cap regolamentato, ma flessibile. Filo diretto con la NBA per lo sviluppo dei giovani talenti (i casi più eclatanti? LaMelo Ball e Josh Giddey).

Questo, in sintesi, il mondo della NBL australo-neozelandese. Un mondo altro da noi, ma forse per questo affascinante, e se ne sono accorti negli States anche grazie alla clamorosa vittoria degli Adelaide 36ers in preseason in casa dei Phoenix Suns.

Australo-neozelandese, dicevamo: 9 squadre su 10 vengono dalla terra dei canguri, e poi ci sono i New Zealand Breakers, che hanno vinto 4 edizioni della National Basketball League, che, come la NBA dei Raptors, così National non è, avendo ospitato per due anni anche una franchigia di Singapore (2006-08).

10 squadre per 6 posti nei playoff, con un format tanto cervellotico quanto vincente, che ha portato a decidere le sorti di metà lega all'ultimo tiro della stagione regolare, invece di proporre ai fan una coda di amichevoli in ciabatte sotto il sole dell'estate australiana.

Il biglietto per la postseason l'hanno staccato i Sydney Kings, campioni uscenti, le due cenerentole della passata stagione - New Zealand Breakers e Cairns Taipans, passate rispettivamente da ultima e penultima a seconda e terza - e poi la lieta conferma dei Tasmania Jack Jumpers, protagonisti nel 21/22 di un'irreale stagione di debutto culminata nelle Finals.

A chiudere il sestetto, South East Melbourne Phoenix e Perth Wildcats, che si sfidano al play-in, di fatto uno spareggio in gara secca. Quinta contro sesta, e anche terza contro quarta: Cairns e Tasmania si giocano il pass per la semifinale contro New Zealand, e chi perde incrocia la vincente di SEM-Perth per un posto in semifinale contro Sydney.

Al palo per un punto in differenza canestri Melbourne United, che ha perso in estate quel Matthew Dellavedova tornato in NBA, gli stessi Adelaide 36ers capaci di battere i Suns e incapaci di prendersi la top 6 nella lega nazionale, e poi i Brisbane Bullets di un Aron Baynes ancora convalescente dopo il terribile infortunio olimpico contro l'Italia e infine, fanalino di coda, gli Illawarra Hawks della nutrita pattuglia di ex italiani formata da #1 Tyler Harvey (Torino), Michael Frazier II (Verona), Peyton Siva (Caserta) e il redivivo Mangok Mathiang (Cremona).


La classifica della stagione regolare:

1) SYDNEY 19/9
2) NEW ZEALAND 18/10
3) CAIRNS 18/10
4) TASMANIA 16/12
5) SEM 15/13
6) PERTH 15/13
7) Melbourne 15/13
8) Adelaide 13/15
9) Brisbane 8/20
10) Illawarra 3/25

Davide Colotti