A2 - Fortitudo Bologna, Caja sui prossimi stranieri e la conferma di Aradori

Si parla di futuro e mercato in casa Fortitudo Bologna nell'intervista a Attilio Caja a cura di BolognaBasket. "Avendo Fantinelli e Bolpin è già una ripartenza più facile, e lo facciamo convinti di loro e non perché abbiano un contratto. In più occasioni ho speso buone parole per Fantinelli, l’ultimo ad arrendersi anche davanti a problematiche fisiche. Ha sempre fatto il massimo degli sforzi, difendendo su avversari pericolosi, portando palla e giocando a volte in post basso. E la bomba decisiva in gara 4 con Cantù è stato il giusto premio, perché i canestri non si segnano con la tecnica ma con il carattere, come ha dimostrato anche Gabriel in gara 3 dopo aver chiuso il primo tempo con un brutto errore e tornando in campo con la giusta aggressività. Su Bolpin posso dire che in questi due anni è il giocatore che ha avuto maggiore minutaggio, a prova di quanto goda della mia fiducia”.
Mercato. "Il punto di partenza sarà il ruolo degli stranieri. Vorremmo un lungo, un 4-5 che non sia né solo un tiratore né un uomo d’area, ma che abbia una doppia dimensione di punti e, soprattutto, rimbalzi. Poi un esterno che in certi momenti ci tolga in certe occasioni le castagne dal fuoco, dato che quest’anno in attacco non siamo stati precisi nella esecuzione dei giochi come nella stagione precedente. Vorrei un giocatore che possa finalizzare così come aiutare i compagni, come lo sono stati McGee, Hickney o Robinson: in attacco a volte serve iniziativa individuale, il sapere battere l’uomo. Due anni fa scegliemmo due lunghi stranieri perché, iniziato il mercato a fine luglio, non c’erano lunghi italiani competitivi, stavolta cercheremo di fare in altro modo. Ma ho abbastanza esperienza per sapere che il mercato cambia di giorno in giorno, parti con un tipo di idee e poi sei costretto a cambiarle. Una volta individuato il ruolo degli stranieri, il primo passo successivo sarà trovare italiani che si possano inserire nei ruoli vacanti in base alle caratteristiche dei primi".
Il futuro di Aradori. "Per ora non è stata presa nessuna decisione, né in un senso né nell’altro. Ripeto, nel mercato bisogna sempre stare attenti a tutto, senza bocciare nessuno a prescindere perchè magari se non riesci a percorrere la strada inizialmente scelta poi devi tornare indietro e vanno fatte valutazioni che inizialmente avevi lasciato perdere".
Ringiovanire il roster. “La squadra dell’anno scorso non era poi così vecchia, forse il solo Sergio, a parte chi aveva contratto, era avanti con gli anni. Quella di quest’anno non l’ho fatta io. Io voglio giocatori di energia, con carriera ancora ascendente e voglia di crescere e migliorare. L’obiettivo è quello di essere promossi, dovremo iniziare il campionato sapendo che dovremo vincerlo, per cui c’è bisogno di giocatori tarati per vincere e non potremo permetterci scommesse. Voglio gente che faccia squadra, perché con giocatori permalosi tolgono punti in classifica, ricordando che quelli affermati piacciono a tutti. E sapendo anche che l’età anagrafica lascia il tempo che trova, oltre al fatto che tra ventenni e trentacinquenni ci può essere una via di mezzo”