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- URANIA MILANO – Coach Davide Villa “Abbiamo voglia di ricominciare a vincere”

Urania e coach Villa proseguono il loro cammino insieme. La società milanese ha rinnovato il contratto al giovane ed emergente allenatore brianzolo che, reduce dal brillante settimo posto ottenuto nella scorsa stagione, si presenta pronto al via...
13.08.2020 07:30 di Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: PIANETA BASKET
DAVIDE VILLA
DAVIDE VILLA

Comincia ad allenare alla Forti e Liberi Monza nel 2004 da assistente della squadra Under 16 Nazionale; l'anno dopo ha la sua prima esperienza da capo-allenatore sempre in un settore giovanile, quello di Biassono (la sua città), sempre con una squadra Under 16.
Nel 2006 la chiamata dall'Aurora Desio dove resterà dieci anni. Fino al 2010 fa parte dello staff di Enrico Rocco con le squadre Under 15, 17, 19 d'Eccellenza ed è assistente in prima squadra in DNC sia di Enrico Rocco che di Antonio Tritto. La prima esperienza da capo-allenatore a Desio arriva nella stagione 2009/10 con gli Under 19 d'Eccellenza con cui vince il titolo regionale e approda alle finali nazionali di categoria. La stagione successiva allena la squadra Under 17 d'Eccellenza, nel 2011/12 sia gli Under 17 che gli Under 19.
La promozione a capo-allenatore della prima squadra desiana arriva nell'estate del 2012 e nella stagione che segue arriva fino alle semifinali playoff, mentre con il gruppo Under 19 approda alle finali nazionali. L'anno successivo, sempre in DNC, perde la finale playoff (che però varrà il ripescaggio in serie B) e segue anche il gruppo Under 19.
Nelle ultime due stagioni in serie B raggiunge la salvezza diretta e due finali nazionali: Under 17 nell'estate del 2015 ed Under 18 l'anno successivo.

Nella stagione 2016/2017 è il capo allenatore di Desio, in serie B, e nell'estate 2017 viene annunciato come head coach dell'Urania Milano, sempre in serie B: una stagione culminata con la semifinale playoff. Anche nelle stagioni successive guida la formazione milanese e questo è il suo 4°anno da head coach milanese.

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Coach, partiamo dalle certezze, questo è il suo quarto anno milanese, quali sono le sue sensazioni e cosa si aspetta dalla prossima stagione?

“Ogni anno è sempre difficile, ma voglio partire da una certezza: la società. Tutto il gruppo che abbiamo creato ha alle spalle esperienze positive, sia a livello professionale che umano. Ci portiamo dietro le nostre esperienze passate, i rapporti umani che sicuramente torneranno utili dai giocatori in giù. Rimangono sempre alcuni punti interrogativi, non come singoli, ma non si può dare nulla per scontato e si riparte da zero o quasi. La linea è tracciata e più definita rispetto alla passata stagione nella quale non avevamo tanta esperienza, consapevoli che ci sarà molto da costruire. Abbiamo intenzione di migliorare i risultati dello scorso anno, abbiamo provato a fare un mercato migliore e siamo riusciti, nonostante il ridimensionamento del budget, a puntellare un roster di buon livello. L’obiettivo è ripetere quanto di buono abbiamo fatto vedere nella seconda parte della stagione e iniziare prima ad essere performanti per ambire a posizioni di classifica migliori. Servirà più concretezza per ridurre il gap che nella prima parte di stagione ci ha fatto “perdere” tempo prezioso. Salvezza il prima possibile poi si vedrà!”

Ancora tanta incertezza a partire dalla composizione dei gironi di A2, qual è la sua ricetta per la nuova pallacanestro italiana?

“Per questo ci sono le persone preposte. Nel rispetto dei compiti di ognuno di noi, credo che anche il contributo degli allenatori possa essere importante per avere una collaborazione e uno sguardo da più parti. Mi piacerebbe ritornare a giocare al più presto indipendentemente dalla formula, nonostante pensi che possa essere complessa la stagione a due gironi Partire con questi presupposti credo sia sbagliato e andrà a discapito dell’equità sportiva.”

Lo staff tecnico al completo, con quale filosofia state allestendo il nuovo roster per migliorare il 7°posto in vista della prossima stagione?

“Mi ritengo fortunato, in questi anni abbiamo sempre lavorato in maniera positiva e produttiva: io e Luca Biganzoli (general manager Urania Milano) ci siamo seduti a tavolino, cercando il connubio tra i nostri desideri e il budget a disposizione. La nostra filosofia di gioco è sempre stata la stessa, un lungo che potesse ricevere la palla dentro, un quarto che potesse aprire il campo, uno degli esterni spalle a canestro e un pacchetto di esterni che potesse avere un buon bilanciamento tra tiratori. Rispetto a quello che potevamo prevedere e nonostante le difficoltà, posso dire che probabilmente abbiamo fatto meglio dell’anno scorso, con tutto il rispetto per il roster 2019-2020. E’ il mercato che ti porta in certe direzioni: avevamo il compito di sostituire Sabatini, reduce da una stagione incredibile, non solo sul campo, ma anche nello spogliatoio. La scelta è caduta su Stefano Bossi (classe 1994, la passata stagione ad Orzinuovi), che ritengo essere la miglior opzione disponibile e alla nostra portata. Dopo la conferma di Raivio e non solo, è arrivata l’occasione per arrivare a Tommaso Raspino, il giocatore ideale per chiudere il cerchio: avendo tre esterni di talento (Bossi, Montano e Raivio) mancava solo l’anima energica della squadra che ci potesse dare profondità e uno contro uno.”

Dopo la conferma di Raivio, continua la ricerca del secondo straniero: si parla di Brandon Walters (anche nel mirino di Mantova), può darci qualche novità a riguardo?

“Siamo ancora nella fase di valutazione di vari profili, abbiamo visionato tantissimi giocatori che rientrano nel nostro range di budget. Stiamo aspettando di trovare il profilo giusto. Non ci sono ancora offerte e trattative in ballo, avevamo deciso di puntare su Thomas Gipson che giocava in Turchia, ma ha preso altre strade anche tra lo stupore generale (ndr _ tra lo stupore anche dei suoi agenti, aveva già firmato per una squadra messicana).”