Cantù c’è contro Torino, ora deve essere più forte… della fase a orologio

20.03.2023 16:44 di Paolo Corio Twitter:    vedi letture
Alessandro Morgillo
Alessandro Morgillo
© foto di pallacanestrocantu.com

Cantù c’è, senza eccezioni: nel perentorio 97-71 su Torino ben 9 giocatori con punti a referto, 6 dei quali in doppia cifra, certificano una reazione di squadra alla delusione di Coppa Italia, che rimarrà negli annali ma che pare aver già lasciato la testa degli uomini di coach Meo Sacchetti, non a caso maestro anche del “pensare positivo”.

C’è la reazione di Rogic (10 punti, 7 assist), saggiamente utilizzato dal suo allenatore quando la partita aveva già preso un’inerzia ben definita, C’è  l’immediato ritorno dell’energia offensiva di Nikolic , top-scorer con 21 punti, inclusa la spettacolare schiacciata del 48-37 con primo passo quasi davanti alla panchina. C’è la prova balisticamente perfetta di Baldi Rossi (17 punti, con 7/7 dal campo), più presente anche a rimbalzo (5) e più determinato a sfruttare i mismatch per mettere insieme canestri non solo da oltre l’arco (4/4 da sotto, 3/3 nelle triple). Dopo quello ufficiale contro la Stella Azzurra, c’è anche l’esordio al PalaDesio di Morgillo (8 punti, 9 rimbalzi), la cui combattività nel colorato gli fa perdonare qualche errore di troppo in appoggio (3/9 contro Torino) e soprattutto pare già una garanzia per assicurare minuti di riposo in più ad Hunt (11 punti, 5 rimbalzi) nel decisivo finale, che vedrà il suo primo avversario nella quanto meno singolare formula della fase a orologio.

Quali fossero le regole della stagione 2022-2023 lo si sapeva sin dall’inizio, che fossero più consone a un astruso gioco da tavola che a un Campionato con 26 giornate di regular season (al netto di turni di riposo… e ritiri in corsa) lo si sospettava. Ora, guardando le tabelle redatte dagli amici di Mondo a Spicchi (universitari dalle menti scientifiche oltre che dalla grande passione per il basket), quel sospetto è assai vicino alla certezza vedendo la ripartenza alla quale sarà costretta Cantù dopo aver conquistato il primo posto in classifica lottando da ottobre a marzo. Nel girone giallo, quello riservato alle prime tre classificate del girone verde e di quello rosso (se nella testa vi sta comparendo l’immagine di un semaforo non è colpa nostra, ma vi chiediamo ugualmente venia), per effetto della regola che prevede la conservazione dei punti conquistati negli scontri diretti contro la seconda e la terza (ovvero Cremona e Treviglio in ordine alfabetico), l’Acqua San Bernardo inizierà la fase a orologio da terza (con 4 punti in classifica) dietro a Forlì e Treviglio (6 punti a testa). E ancora peggio va a Cremona, che partirà solo con 2 punti in classifica (conquistati all’andata proprio con la vittoria sui brianzoli alla terza giornata di Campionato).

Certo, nella fase a orologio le 6 partite di andata e ritorno contro le migliori tre del girone rosso potranno di nuovo ribaltare tutto (e qui nella mente il semaforo cede il posto a “Giochi senza frontiere”, manca solo la possibilità di giocarsi il jolly); certo, grazie ai playoff gli appassionati di basket sono abituati a sapere che i meriti della prima parte di stagione non assicurano il successo finale. Ma comunque non ci convince proprio l’idea che l’avere o meno il vantaggio del campo negli stessi playoff (fattore tutt’altro che secondario in A2) possa essere condizionato da precedenti incroci con squadre diverse e in gironi diversi… Comunque sia, sarà così per tutte e per centrare l’obiettivo dichiarato Cantù potrà solo continuare a esserci al completo proprio come contro Torino, ancora meglio se con più continuità in difesa. (Paolo Corio)