A2 - Kenny Hayes no vax: la Unieuro Forlì davanti a un bivio e un addio

A2 - Kenny Hayes no vax: la Unieuro Forlì davanti a un bivio e un addio

Lo scorso cinque gennaio la Pallacanestro Forlì 2015 aveva comunicato l'esistenza di una positività all'interno del gruppo squadra, che fino ad oggi per buona sorte non ha procurato altre conseguenze negative. Ma, come ha scritto il Resto del Carlino edizione locale due giorni or sono, si sta evidenziando un altro problema.

La guardia americana Kenny Hayes è no vax (come Robert Johnson a Cantù, per intendersi). Le leggi che sono entrate in vigore con il 30 dicembre e il 5 gennaio non lasciano molte certezze che possa continuare a giocare senza vaccinarsi. O si?

Questo a causa della condizione ibrida dei giocatori di serie A2, problema che abbiamo più volte sollevato per altri aspetti. Hayes è in Italia con un visto di lavoro ma gli atleti della categoria sono classificati come dilettanti.

Come lavoratore sotto i 50 anni non sarebbe soggetto all'obbligo vaccinale, ma se fosse ritenuto dilettante non potrebbe neanche avvicinarsi alla porta di una palestra. E non è semplice capire chi ha l'autorità per dirimere la questione.

Se poi decidesse di farsi la prima dose, potrebbe tornare subito in campo, cosciente che entro la fine della stagione agonistica dovrebbe completare il ciclo con la seconda dose (tre settimane) e la terza (cinque mesi).

Ma è probabile che Hayes non ci pensi per nulla alla vaccinazione, dal momento che nel weekend non si è allenato e pare abbia chiesto di essere liberato dal contratto per andarsene. Così a Forlì ci sarebbe il problema di sostituire il giocatore forse più talentuoso della squadra.