Prima il DPCM con le mascherine all'aperto, poi si parla di stadi e palasport

Unipol Arena
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Entro mercoledì, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà un nuovo DPCM che sostituirà quello in scadenza dello scorso settembre con proroga dello stato d'emergenza fino al 31 gennaio 2021. Fra le tante misure previste dal Governo, spicca la stretta sulle pessime abitudini di chi non crede alla pericolosità del Covid-19, nonostante la malattia contratta dal presidente americano Trump abbia sparigliato le teorie di coloro che negano l'esistenza della pandemia.

La novità più importante è l' introduzione dell’obbligo di mascherine all’aperto come già accade in molte Regioni. I trasgressori saranno sanzionati con multe che potranno arrivare a 3.000 euro.

La capienza di autobus e treni del trasporto pubblico locale non andrà oltre l’80 per cento dei posti a sedere, ingressi contingentati nei negozi, coperti ridotti al ristorante, discoteche chiuse. 

All’aperto non sarà possibile riunire più di mille persone alla volta, rigorosamente distanziate: una misura che riguarda le manifestazioni di piazza, ma anche gli stadi. 

Al chiuso (cinema, palasport, teatri, sale da concerto) non sarà possibile superare il limite di 200 persone e questa misura riguarda anche le iniziative private, come i matrimoni.

E alle Regioni sarebbe posto l'inderogabilità delle misure, quindi addio capienza al 25% come permesso a macchia di leopardo finora in Italia. Il fronte del Comitato 4.0 si sta però muovendo.

"Abbiamo già chiesto e ottenuto dal governo un incontro urgente per affrontare assieme la questione. Sono certo che da questo tavolo ne uscirà una soluzione ponderata sul tema della capienza".

Questa la risposta del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, impegnato in un incontro con gli amministratori di Forlì-Cesena, alla richiesta di un commento sulle possibili nuove indicazioni per le presenze ammesse negli impianti sportivi e di arte varia.

La Conferenza stato-Regioni però si svolgerà giovedì 8 ottobre alle ore 15:00 quando il nuovo DPCM  sarà entrato in vigore. Gli attacchi molto forti del presidente del volley Righi al CTS ("Gli esperti del Cts sanno poco o nulla di sport“. E ammonisce: “Senza pubblico, senza incassi e senza visibilità sarà difficile andare avanti, anche per poche settimane“) non hanno impressionato però nessuno.

Rimane il fatto che i ricavi del botteghino, seppur parziali, sono fondamentali per rispettare i budget (anche al ribasso) che ogni società ha formulato per iniziare la stagione. Ma 200 persone dentro un palasport danno un incasso che a malapena copre i costi del servizio.