ELW 2021-22: il Famila scivola male in casa con la Dynamo Kursk

Le ragazze di capitan Dotto sono incappate in una serata dove è andato male tutto quello che poteva tranne aver salvato la differenza punti
26.01.2022 22:04 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
ELW 2021-22: il Famila scivola male in casa con la Dynamo Kursk

Quella con la Dynamo Kursk doveva essere la partita, per il Famila Beretta Schio, della quasi certa qualificazione ai quarti di finale dell’Euroleague Women. Invece è stata una disfatta che ha rischiato di trasformarsi in dramma sportivo. Kursk ha vinto 64 ad 80 e solo per 3 punti Schio ha mantenuto la differenza canestri a favore (all’andata vinse 93 a 74) che in un eventuale arrivo a pari punti con la formazione russa, sarà determinante. Adesso le due squadre sono allo stesso punto: 7 vinte e 5 perse con due partite per terminare la prima fase. Cosa è successo?

In primo luogo va detto che la Dynamo ha giocato molto meglio dell’andata perché era al completo. Venti punti di Ogunbowalw, 16 di Howard, 13 di Prince, 11 di Kozik e 10 di Lisec ma soprattutto il 45 per cento a tiro da tre che ammazzerebbe un elefante, vedi tabellino. Poi il Famila era senza la Collier, con la Gruda non in perfetta forma – mai vista la francese così in difficoltà nel fare i suoi usuali movimenti spalle a canestro – e poi la questione della forma agonistica. Schio nel mese di gennaio ha giocato la metà delle partite previste tra campionato e coppa e tutte queste partite sono state dal 15 gennaio al 26. Un tour de force al quale una compagine come quella orange è certamente abituata ma non dopo quasi un mese di stop e con tanti piccoli acciacchi a rallentare la ripresa del gruppo. Ed a voler aggiungerne un’altra, Moncalieri ed Arka Gdynia col rispetto che meritano e ci mancherebbe, non sono certo all’altezza di Natasha Howard e compagne. Solo il Geas ha opposto una resistenza importante.

Tutto questo messo a verbale tra le attenuanti e tenuto nel debito conto, la gara delle scledensi è stata decisamente negativa perché tanto il 17 su 40 da due quanto alcune delle 16 palle perse gridano vendetta trattandosi di giocatrici di così alto livello. La difficoltà/incapacità di giocare insieme contro la Dynamo si è vista nei momenti in cui Schio si è avvicinata nel punteggio ed è sempre sempre sempre stata ricacciata indietro con un parziale importante dalle russe. Che dalla metà del primo quarto hanno comandato gioco e punteggio come raramente si è visto al Pala Romare. Da sottolineare con la matita blu l’arbitraggio che ha permesso contatti pesanti e lasciato correre altri che francamente sembravano cristallini nella loro fallosità: su tutti un braccio sul petto di Giorgia Sottana da parte di Yulia Kozic nel secondo quarto che avrebbe forse meritato ben più che un semplice fischio.  Troppo deboli per giocare una partita di così alto livello e dalla posta così alta? Possibile, ma senza crocefiggere nessuno la qualificazione è ancora a portata di mano anche se bisogna andare a giocare due volte ad Istanbul, il 2 febbraio in casa del Galatasaray, il 19 in quella del Fenerbahce.