Warriors, coach Kerr spiega l'infortunio di Steph Curry

Warriors, coach Kerr spiega l'infortunio di Steph Curry
© foto di nba.com

I Golden State Warriors sono tornati al successo martedì notte con una vittoria per 118-107 contro i Phoenix Suns, interrompendo una serie di due sconfitte consecutive. Steph Curry ha trascinato la squadra con 28 punti in 34 minuti, aggiungendo 4 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero, 1 stoppata e 5 triple.
Nonostante la prestazione solida, il due volte MVP ha faticato al tiro (9/23 dal campo), condizionato da un malessere che lo costringerà a saltare la prossima gara. La partita contro i Suns è stata la prima casalinga per Golden State dopo due trasferte difficili contro Milwaukee e Indiana.

I Warriors hanno ora un record di 5-3 e si preparano ad affrontare i Sacramento Kings mercoledì, nella seconda notte di un back-to-back. 
Curry ha ammesso di non sentirsi al meglio, con voce roca e sintomi evidenti di un virus che lo ha debilitato durante il match. “Sto abbastanza bene, ma ho bisogno di un giorno per riprendermi e tornare in forma,” ha dichiarato Curry dopo la partita. Alla domanda sulla sua presenza contro i Kings, il 37enne ha lasciato intendere che potrebbe fermarsi per precauzione: “Voglio essere al 100% sul lungo periodo.”

Coach Steve Kerr è stato più diretto: “È esausto. Non mi interessa cosa dicono i medici, deve riposare. Non giocherà domani.” Kerr ha sottolineato come i viaggi e l’intensità delle ultime partite abbiano pesato su Curry, auspicando un suo ritorno per la sfida contro Denver. I Warriors, imbattuti in casa, hanno mostrato carattere e profondità contro una Phoenix in difficoltà, ma dovranno fare a meno del loro leader nella prossima trasferta. La gestione fisica di Curry sarà cruciale per mantenere la competitività della squadra nelle prossime settimane.