Repubblica: «Virtus, vincere fuori casa non è mai banale»
Su La Repubblica ed. Bologna, Walter Fuochi commenta la vittoria della Virtus Bologna in casa della Openjobmetis Varese. "In testa per una notte aspettando la socia che uscirà vittoriosa dalla sfida tra Milano e Brescia, la Virtus vola oggi a Vitoria per continuare il suo viaggio in Europa. Assolte le incombenze domestiche con le due gite predatorie a Trento e Varese, L'insolito martedì di campionato ne ha premiato tenacia e mestiere più che brio e brillantezza. L'Olidata se l'è vinta allo sprint, e poteva anche finire al contrario, ma il quarto quarto è stato, dopo tre frazioni in chiaroscuro, territorio di caccia suo. Giusto così, i due punti non mostrano grinze, dando ai più forti il successo che cuore, volontà ed energia dei più deboli sono stati a un passo dallo strappare".
Un successo che arriva nonostante Varese vinca il conteggio dei rimbalzi, 47, 18 in attacco, e tiri meglio da tre punti. Ma anche "perdendo i 22 sanguinosi palloni che la condannano a una rincorsa perenne e dispendiosa. Bologna vince malgrado quella mattanza dei rimbalzi e una prova dall'arco a lungo ostile: viaggia a 2/21 quando, negli ultimi 6', stampa un 3 su 5 che diventa una lega di piombo e oro. Jallow, Edwards e Alston i marcatori, quest'ultimo per il decisivo +6 a 1', dopo una partita di rigori sbagliati. L'epilogo ovviamente salva molte anime, e ci sono partite più dense delle altre. Quella di Jallow (7 su 8), che dà la carica con gli assalti del quarto finale, messaggio alla truppa che non ci si arrenderà. Quella di Vildoza, che manca di mira, ma serve 8 assist e rapina 5 recuperi, dirigendo con abile magistero. Quella di Niang (6/8, 4 rimbalzi), di insostenibile volume sulle sorti in bilico. E anche quella di Edwards (6/15), discontinuo, ma alla sua maniera, nel finale, letale. Non è una vittoria da lustrini, com'era stata quella di Trento, è però concreta e utile. Vincere fuori casa non è mai banale".