Shaquille O'Neal "Le regole definiscono questa NBA da signorine"

Shaquille O'Neal non è un fan del campionato NBA odierno. La sua era nella NBA è stata una testimonianza della potenza e della fisicità che un tempo definivano il campionato. Il suo dominio in campo e la capacità di imporre la propria volontà sul gioco rimarranno per sempre impressi nella storia della NBA. Ma in questa era moderna, il gioco ha subito una trasformazione radicale.
L'enfasi si è spostata dalla fisicità alla finezza, dalla forza muscolare all'abilità. Le squadre ora danno priorità al tiro dall'esterno, con giocatori come Steph Curry e Damian Lillard che ridefiniscono l'arte del tiro dalla lunga distanza. I tiri da tre punti hanno sostituito i tiratori dalla media distanza come metodo preferito per segnare.
I contatti moderni si concentrano sulla spaziatura del campo per creare tiri aperti. Il movimento della palla e i passaggi veloci hanno la priorità rispetto ai giochi di isolamento. Ruoli tradizionali come "centro" e "playmaker" si sono confusi, dando origine all'era del basket senza posizione. Le modifiche alle regole hanno ridotto la fisicità, con la lega che ha implementato chiamate di falli più severe e un giro di vite sulle tattiche difensive come il controllo della mano. Questi cambiamenti hanno consentito un gioco più fluido e con punteggi elevati.
L'opinione di Shaq. "La NBA è diventato un mondo molto sensibile, molto morbido, molto politico. Odio questo termine, ma la gente dice 'Questa è l'era in cui viviamo.' Quindi immagino che dobbiamo accettarlo. Una cosa che non accetterò è che il gioco 'Okay' venga visto come un gioco 'Fantastico'. Non lascerò mai che questa merda scivoli via. Ho vissuto l'era di Mike, Charles, Malone, Stockton, tutti questi grandi ragazzi, quindi so cos'è la grandezza. ... Ho giocato con Penny Hardaway, Kobe Bryant, D-Wade, LeBron James, Steve Nash. Se non sei a quel livello, non puoi dire di essere fantastico."