NBA - Steph Curry spiega perché Durant non è voluto tornare a Golden State

Prima della trade deadline i Golden State Warriors sono andati vicini a una reunion con Kevin Durant. I Suns sorprendentemente hanno messo sul mercato il giocatore, due volte campione NBA proprio con i Warriors. C'è stata una trattativa, ma alla fine lo stesso KD ha bloccato l'operazione indicando il desiderio di non voler lasciare Phoenix. Steph Curry ha rivelato di aver parlato in quelle ore con Durant: "È necessario che tutti siano completamente coinvolti, indipendentemente dalla storia che hai," ha detto Curry a ESPN riguardo alla sua conversazione con Durant. "E rispetto KD. Si tratta di avere tranquillità mentale e felicità." Poi ha aggiunto: "Nessuno di noi ha controllato quella situazione [del trade]. È solo che vuoi essere sicuro che qualcuno voglia stare in un posto. Al di là di questo, non sto cercando di convincere nessuno a stare dove non vuole stare." Curry ha aggiunto di non avere "rancore, nessun risentimento" in assoluto.
Dello stesso avvisto è coach Steve Kerr, che ha dichiarato: "Non incolpo Kevin nemmeno un po' per non voler ripetere le cose qui," ha detto Kerr, che ha allenato Durant sia ai Golden State Warriors che con la Nazionale USA, a ESPN. "Ha preso così tante critiche, tipo, 'Oh, stai salendo sul carro dei vincitori' [quando firmò con i Warriors come free agent nel 2016]. E poi diventa MVP delle Finals per due anni di fila. È come se continuasse a essere criticato. Quindi, perché dovrebbe voler affrontare di nuovo tutta quella merda?". Dopo il nulla di fatto con Durant, i Warriors hanno deciso di puntare su Jimmy Butler e dal suo arrivo hanno vinto 3 partite su 4.