Lenny Wilkens, leggenda NBA, è morto a 88 anni a Seattle

Lenny Wilkens, leggenda NBA, è morto a 88 anni a Seattle
© foto di nba.com

Lenny Wilkens, tre volte introdotto nella Basketball Hall of Fame come giocatore e allenatore, è morto all’età di 88 anni. La famiglia ha comunicato che Wilkens si è spento circondato dai suoi cari, senza rendere nota la causa del decesso. Considerato uno dei migliori playmaker della sua epoca, Wilkens ha portato la sua calma e intelligenza anche in panchina, diventando uno degli allenatori più rispettati della storia NBA. Nel corso della sua carriera ha allenato 2.487 partite, un record ancora imbattuto. È stato inserito nella Hall of Fame come giocatore, come coach e come membro dello staff della nazionale USA del 1992. Nel 1996 ha guidato gli Stati Uniti all’oro olimpico ad Atlanta. La sua carriera è stata costellata da successi e riconoscimenti, ma anche da un impatto profondo sulla comunità di Seattle, dove rimane una figura iconica.

Il Commissioner NBA Adam Silver ha dichiarato: “Lenny Wilkens rappresentava il meglio della NBA – come giocatore della Hall of Fame, allenatore della Hall of Fame e uno degli ambasciatori più rispettati del gioco. Tanto che, quattro anni fa, Lenny ha ricevuto la distinzione unica di essere nominato uno dei 75 più grandi giocatori e 15 più grandi allenatori di tutti i tempi. Ma ancora più impressionante dei successi cestistici di Lenny, che includevano due medaglie d’oro olimpiche e un campionato NBA, è stato il suo impegno nel servizio – soprattutto nella sua amata comunità di Seattle dove una statua lo onora. Ha influenzato la vita di innumerevoli giovani così come generazioni di giocatori e allenatori che hanno considerato Lenny non solo un grande compagno di squadra o allenatore ma anche un mentore straordinario che ha guidato con integrità e vera classe. Invio le mie più sentite condoglianze alla moglie di Lenny, Marilyn; ai loro figli, Leesha, Randy e Jamee; e a tutta la comunità NBA che ha avuto la fortuna di essere toccata dalla leadership e generosità di Lenny.”

Wilkens è stato nove volte All-Star, il primo allenatore a raggiungere 1.000 vittorie e il secondo ad essere introdotto nella Hall of Fame sia come giocatore che come coach. Nel 1979 portò i Seattle SuperSonics al titolo NBA, diventando il “padrino” del basket cittadino. Anche dopo il trasferimento della franchigia a Oklahoma City nel 2008, Wilkens rimase un simbolo di Seattle. “I leader non urlano e non gridano”, disse recentemente, sottolineando la sua filosofia di guida basata sulla dignità e sul rispetto.