Boston piega Orlando al Kia Center: triple decisive nel finale
Due giorni dopo il primo duello in Florida, Magic e Celtics si sono ritrovati al Kia Center e stavolta l’ha spuntata Boston al termine di una gara equilibrata, decisa negli ultimi dodici minuti. Orlando è partita forte con Jalen Suggs, volando sul 21-9 in sei minuti grazie a precisione al tiro e grande aggressività difensiva, ma l’ingresso di Anfernee Simons ha invertito l’inerzia: supportato da Jaylen Brown e Derrick White, ha ridotto il gap fino al 33-30 alla fine del primo quarto.
Nel secondo periodo Simons si è incendiato con 14 punti consecutivi, innescando un 18-4 che ha spinto i Celtics a +11. Il vantaggio non è però durato: il collettivo dei Magic ha reagito prima dell’intervallo, dominando nel traffico dell’area e riportando il punteggio in perfetta parità sul 54-54. Dopo un lungo testa a testa per tutto il terzo quarto (80-78), Boston ha trovato la prima fuga nell’ultimo atto.
Pur senza Jaylen Brown in campo in alcuni frangenti, i C’s hanno pescato dalla panchina l’energia di Luka Garza, dominante sotto il ferro, per firmare un 13-0 che ha ricacciato Orlando a distanza (96-85). Paolo Banchero, fin lì discreto, ha provato a prendersi il palcoscenico mentre i Magic faticavano a proteggere il pallone, a reggere fisicamente e a costruire tiri di qualità; ma la gestione dei biancoverdi nel momento di massima pressione ha fatto la differenza. Brown, White e Jordan Walsh hanno chiuso il conto con una tripla ciascuno: game over, 111-107.
Cosa resta: il tiro da tre ha deciso la notte. Boston ha chiuso con 13/33 dall’arco, mentre Orlando si è fermata a 7/30, e le conclusioni pesanti di Brown (27 punti), White (21) e Walsh hanno messo in cassaforte la partita nel money time, dopo la scia di Garza (16 punti, 8 rimbalzi). Il “colpo di calore” di Simons (25 punti) nel primo tempo è stato la scintilla che ha impedito ai Magic, spinti dalla partenza di Suggs (20 punti, 8 rimbalzi, 3 recuperi) e dal finale di Banchero (28 punti), di scappare per davvero: dal 30-33 al 48-37, da lì Boston non si è più staccata.