I Cavaliers mettono fine alla striscia degli Heat di Fontecchio
A soli due giorni dall’alley-oop decisivo di Andrew Wiggins, i Cleveland Cavaliers si prendono la rivincita battendo i Miami Heat 130-116.
È la prima sconfitta casalinga per i compagni di Simone Fontecchio (13 punti con 3/5 da tre, 4 rimbalzi in 19'14") e Norman Powell (27 punti), che interrompono così una striscia di quattro successi consecutivi. Il merito di Cleveland è ancora più grande considerando le assenze pesanti di Darius Garland, Donovan Mitchell, Evan Mobley e Jaylon Tyson. Nonostante ciò, Craig Porter Jr. e Larry Nance Jr. hanno tenuto viva la squadra nel primo quarto, chiuso sul 38-29 per Miami.
Nel secondo periodo, Simone Fontecchio ha portato i padroni di casa a +10 (45-35), ma Porter Jr. ha evitato il tracollo. Kenny Atkinson ha pescato dalla G-League, affidandosi a Lonzo Ball per guidare il gioco: assist per Jarrett Allen, triple pesanti e falli provocati. Grazie a un parziale di 15-4, i Cavaliers hanno chiuso il primo tempo sotto di soli tre punti (69-66). La partita restava aperta, con Cleveland pronta a colpire. Nella ripresa, il duo Larsson-Ware ha riportato Miami avanti di 10 (78-68), ma i Cavaliers hanno continuato a inseguire. Powell ha spinto i suoi fino al +14 (92-78), ma come nel secondo quarto, il Heat ha rallentato. Dean Wade ha acceso la rimonta con triple pesanti e Cleveland ha chiuso il terzo periodo con un parziale di 15-5.
L’inerzia era ormai cambiata e i Cavaliers hanno preso fiducia. Nel quarto finale, Luke Travers e Nae’Qwan Tomlin hanno firmato giocate decisive, mentre Jarrett Allen ha dominato la vernice con 30 punti e 10 rimbalzi. Craig Porter Jr. ha completato la sua miglior partita in carriera con 19 punti, 8 assist, 4 rimbalzi, 4 stoppate e 3 recuperi. Miami ha pagato caro le troppe palle perse (29 punti concessi) e i rimbalzi offensivi subiti (24 punti).
Il 130-116 finale consegna ai Cavaliers una delle vittorie più collettive e significative di questo inizio stagione.