Virtus Bologna: Momo Diouf sulla finale con Brescia, la sfida con Bilan e le chiavi contro Milano

Momo Diouf è stato ospite di Sport Club su E-Tv e ha parlato di diversi temi. Si parte ovviamente dal raggiungimento delle finali Scudetto dopo aver battuto Milano in semifinale. "Le chiavi? Rimanere con i piedi per terra senza pensare tanto, nulla ci era dovuto e la cosa principale è stata rimanere uniti lungo tutta la partita, avendo loro giocatori come Mirotic e Leday capaci di fare canestri e ammazzare il nostro morale. Ma l'essere uniti ci ha aiutato tanto. Siamo un team molto compatto, non molliamo mai, e anche nei momenti difficili cerchiamo di ribaltare la situazione. Shengelia? Tiene tanto a questo sport e questa squadra, giocare quando ti dicono di non farlo ed essere pure decisivo fa capire che tipo di giocatore sia. Io cerco di imparare tanto da lui. In Gara 5 contro Venezia io ero in campo, ho sentito la sirena del cambio e l'ho visto entrare. Ho sperato che facesse bene, anche perchè capisco non sia stato facile stare 35' in panchina".
Diouf si è ritagliato già con Banchi a inizio stagione grande spazio, e ora ha preso il posto di Zizic nelle gerarchie di Ivanovic. "A Banchi gli devo tantissimo perchè mi ha messo in campo contro l'Efes in Eurolega, non fosse stato per lui ora non sarei qua. Ivanovic? Lui è un allenatore molto esigente, specie nelle energie da mettere in difesa, fondamentale per restare in campo. Questo mi sta dando l'opportunità di giocare. Ma giorno dopo giorno si deve lavorare senza accontentarsi, e si deve pensare di fare sempre meglio. Il lavoro extra paga sempre: arrivare prima, stare sulle cose, non è solo l'allenamento che migliora ma anche il prima e il dopo. Zizic come compagno di squadra è super, e anche come giocatore: ha fatto l'NBA, l'Eurolega, e anche da lui sto imparando tantissimo. Incredibile come resti sempre calmo, concentrato, e come lavori sempre sodo. Poi quando ha la possibilità fa sempre molto bene, ha fatto svariate doppie doppie prima dei playoff".
L'arrivo di Taylor e l'uscita di Holiday. "Taylor è stato un inserimento importante? Tanto. Dopo la partenza di Holiday avevamo bisogno di qualcuno che muovesse la squadra e desse energia. Poi lo conosco, ho già giocato con lui a Reggio Emilia- Cosa non ha funzionato con Holiday? Non c'è qualcosa di specifico, puoi avere periodi buoni o sbagliati, lui era fermo da otto mesi e non è stato facile. Poi è successo quello che successo e posso solo augurargli il meglio”.
Ora Brescia, senza Polonara e probabilmente Clyburn. "Senza di loro ci siamo rimboccati tutti le maniche, ora cerco di coprire anche il ruolo di 4 e ne approfitto per dimostrare che posso aiutare la squadra in tutti i modi. Poi speriamo che possano rientrare il prima possibile. Alla fine il bello della nostra squadra è capire il momento in cui c'è bisogno di qualcosa. Senza Clyburn sta facendo bene Cordinier, i palloni vengono distribuiti diversamente: il problema non è una assenza, ma capire cosa si deve fare in campo. Cosa temiamo di Brescia? Temere è un parolone. Facciamo attenzione al fatto che hanno grandi giocatori come Bilan e Della Valle, al fatto che siano una squadra molto energica. Bilan è fortissimo, è stato l'MVP per questo motivo. E' bravo nelle letture, forse non ha l'atletismo di un lungo moderno ma vede i compagni, li mette in ritmo, e questo fa la differenza. La serie sarà molto difficile, loro sono arrivati fino alla fine e questo vuol dire che sono in gas. Servirà tenere loro testa, stare concentrati e per il resto vedremo. Speriamo in Dio di poterci portare a casa il trofeo".