Basket femminile e il piano rilancio, Serie A2 da 28 a 16 squadre e nuovi incentivi

17.12.2025 11:30 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Basket femminile e il piano rilancio, Serie A2 da 28 a 16 squadre e nuovi incentivi
© foto di Canu/Ciamillo

Il basket femminile è pronto a cambiamenti per provare a rilanciarsi. Ne parla questa mattina il Corriere dello Sport, che riferisce di una riforma dei campionati femminili che porterà gli organici di Serie A2 da 28 a 16 squadre in tre anni, con requisiti più stringenti su impianti, fidejussione e assetto societario. L'obiettivo è dare continuità e maggiore competitività, qualità del gioco, appeal mediatico e stabilità economica. Resterà invariata nel format attuale invece la Serie A1. Inoltre arriveranno incentivi: "Il progetto incentiva l'impiego di giovani atlete, eleggibili per la Nazionale e di formazione italiana, nei campionati A1 e A2 tramite premi economici, superando il precedente sistema di obblighi. Come requisito necessario c'è il minutaggio minimo del 70% delle gare in stagione regolare. La Federazione, in accordo con la Lega Basket Femminile, riconosce un contributo alle società di Serie A2 che affrontano trasferte in Sardegna e Sicilia". Altra novità importante, dal 2025-26 il referto digitale sarà esteso ai campionati di Serie A1 e A2 femminile, con acquisizione delle statistiche.

IL COMMENTO DI GIANNI PETRUCCI «Con questo piano triennale da 2,7 milioni di euro per il rilancio del movimento femminile la Federazione compie una scelta chiara: il basket femminile è un asset strategico della nostra progettualità presente e futura. La medaglia di bronzo vinta la scorsa estate all'ultimo Europeo, 30 anni dopo l'argento di Bmo, non è un punto di arrivo ma il segnale che era il momento di accelerare con decisione e trasformare l'entusiasmo in strutture, opportunità e crescita reale per le nostre atlete e per le nostre società». 

PROGRAMMA. «Abbiamo costruito un programma - afferma Petrucci - che interviene su tutta la filiera: dall'alto livello, con la riforma dei campionati e la valorizzazione delle giovani italiane in Serie Al e A2, alla base, con eventi nazionali per la fase finale della Serie B, la Coppa Italia Under 19 e la digitalizzazione dei campionati, fino al reclutamento, con il sostegno alle ragazze del 2013 e la nascita di nuove società femminili nei territori dove il basket è ancora poco presente. Vogliamo che ogni bambina che ha visto le azzurre sul podio europeo possa trovare vicino casa una società organizzata, tecnici preparati e un percorso credibile che le possa condurre fino all'alto livello».

IMPEGNO. «Questo investimento - conclude il presidente - non è un premio all'impresa completata dalla Nazionale al Pireo, ma un impegno preciso a capitalizzare quel risultato, consolidando la competitività dei nostri club, ampliando la base delle tesserate e rendendo il movimento femminile sempre più sostenibile, visibile e centrale all'intemo della FIP Come Federazione abbiamo il dovere di dare continuità a questo momento: dopo le 17 medaglie vinte a livello giovanile a partire dal 2008, il bronzo europeo è il simbolo di ciò che il basket femminile italiano può essere e questo piano triennale è lo strumento per farlo diventare la normalità e non più un'eccezione».